Domani si giocherà Barcellona-Juventus, quarti di finale di ritorno di Champions League. L’ex della sfida Dani Alves ha parlato durante la conferenza stampa pre-partita.
Il terzino ha commentato la sua esperienza con la maglia Barcellona: “E’ stato tutto molto bello, ma credo che per tornare qui un giorno il Barça dovrebbe rettificare molte cose. Il mio ego, o l’ego di altre persone, non permetterebbe di riconoscere gli errori e i modi che mi fecero sentire come mi fecero sentire. Quindi diventa molto più difficile perché credo che loro non lo farebbero. Me ne andai da una porta, un po’ spinto fuori. La mia sensazione era questa, e a quel punto preferì utilizzare i media di Madrid perché so che loro non avrebbero manipolato. Se lo avessero fatto quelli di Barcellona avrebbero credo manipolato perché a volte lo fanno. Volevo semplicemente esprimere questa sensazione. Una volta ho utilizzato quelli di Madrid e lo confesso. Se dovessi scegliere una sensazione sarebbe il mio addio, il discorso alla fine della stagione dove dissi che qui ero stato felice e che sarei stato ancora felice, perché sarei restato un tifoso del Barça a distanza. La mia professione esige che faccia un’altra cosa, rappresento un’istituzione, difendo dei colori e adesso quando entro al Camp Nou questa parte rimane custodita in un angolo molto speciale. Sono due aspetti che si devono separare ad un certo punto anche se vanno insieme”.
Dani Alves ha espresso cosa vuol dire per lui giocare in squadra con un attaccante come Higuain: “E’ un grande piacere giocare con calciatori di quel livello, calciatori che ti danno gol, e che fanno sì che la tua squadra abbia gioco e possibilità di aspirare a grandi cose. Ti danno la possibilità di continuare a fare storia nel calcio, è un privilegio giocare con gente di questo livello. Spero che domani abbia un livello simile a quello della prima partita”. Commentando poi la partita di domani ha detto: “Provo sensazioni meravigliose, sono molto felice di poter tornare qui. Ho una grande emozione dentro, non avevo avuto l’opportunità di tornare a calpestare l’erba del Camp Nou e questo mi ha dato un’energia incredibile. Rispetto alla seconda domanda, se io potessi dargli delle possibilità, non gliene darei nessuna, ma visto che non posso, adesso siamo su un 60 e 40. Sappiamo che qui al Camp Nou le partite sono lunghe ed è dura, ma so anche che se noi facciamo una grande partita, cerchiamo di fare gol e non ci accontentiamo del risultato che abbiamo, possiamo fare male al Barça”.
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