L’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha commentato la qualificazione dei bianconeri ai danni del Barcellona ai margini di un evento in Lega. Queste le sue parole riportate da “Premium Sport”: “Sottolineo come questa qualificazione sia stata giustamente messa in risalto come una grande impresa, ma non conta niente passare il turno se non sei il vincitore. Ora ci aspetta un mese importante con il rush finale dello scudetto che è un obiettivo stagionale: è difficile conciliare tutte le cose. La grande caratteristica è la forte mentalità internazionale, cresciuta nella società, più la scelta di giocatori che rappresentassero questa filosofia. Gente che ha vinto Champions, chi è campione del mondo: c’è stato un contagio positivo con i colleghi. Il compito della società è stato quello di supportare l’attività di Allegri, l’apoteosi è stata la qualificazione di ieri. In tre anni abbiamo avuto due semifinali più quello che è successo a Monaco l’anno scorso. Abbiamo trovato la consapevolezza giusta che in Juventus era un po’ scomparsa dopo il ciclone del 2006. Con orgoglio siamo tra le prime cinque o sei d’Europa”.
Marotta ha poi analizzato anche la situazione dell’allenatore Massimiliano Allegri: “Al di là del mero aspetto formale, di un contratto che scade nel 2018, la riflessione più importante da farsi è che il rapporto con Allegri abbia dato giovamento a tutti. Non intravediamo degli screzi tali da interrompere questo matrimonio”.