Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia, presentando la sfida di domani sera contro il Genoa non prima però di aver risposto ad un paio di domande sul Monaco: “È una squadra che è arrivata in semifinale, per arrivare in semifinale bisogna avere dei valori; il Monaco ha dei valori tecnici e tattici. Ha dei giocatori giovani molto bravi, non ha la storia della Juventus, però questo non vuol dire che la Juventus è facilitata nell’andare in finale. Poi indipendentemente dal Monaco o da un’altra squadra, l’obiettivo della Juventus è arrivare in finale e cercare di vincere la Champions, che è una cosa che non capita tutti gli anni. Quindi bisogna rimanere concentrati, avere equilibrio e pensare alla Champions da dopo Bergamo. Perchè innanzitutto domani abbiamo una partita che secondo me vale il campionato, prchè uscire domani con una vittoria contro il Genoa, farebbe sì che il vantaggio rimarrebbe invariato e abbiamo la possibilità di sbagliare due partite. Noi dobbiamo pensare che la Roma possa arrivare a 90 punti. Poi da domani, da venerdì prossimo in poi, abbiamo un mese dove ogni settimana, fortunatamente, e sono molto contento, giochiamo ogni tre giorni, una volta anche ogni due. Quindi domani i tre punti sono di vitale importanza. Domani è una partita che bisogna giocare con la cattiveria, con l’intensità mentale, sui livelli delle ultime. Non solo la squadra, ma sicuramente domani ci dovrà essere un grande apporto dei tifosi, perchè domani è la partita che vale lo Scudetto”
Allegri svela come sempre alcune novità di formazione: “Davanti sicuramente giocheranno i quattro, l’unico dubbio è Cuadrado perchè devo vedere come sta, ha giocato molte partite, poi può essere un cambio importante; però non ho ancora deciso, valuto oggi. Per la difesa, non è questione gioca uno o gioca un altro, sono talmente tutti bravi e su quello non c’è nessun problema. La cosa è che domani bisogna essere mentalmente pronti a giocare una partita tosta, non possiamo giocare una partita sotto le righe: uno perchè il Genoa all’andata ci ha rifilato 3 gol in 29 minuti e abbiamo battuto ogni record; due perchè domani è una partita che domani vale lo Scudetto. Marchisio sta bene e domani gioca. Marchisio l’altro giorno ha preso un colpo al polpaccio, è normale che in una partita così importante non posso rischiare di avere dei giocatori che magari vengono messi in campo e poi ti lasciano per strada. Lemina è il vice Cuadrado.”
“Svolta all’andata? Io dico sempre che nella stagione non c’è un momento, ci sono tanti momenti e tutti sono buoni per capire da che parte bisogna andare. Non è che una sconfitta ti fa capire se una squadra va bene o va male. Ci sono delle sconfitte in cui la squadra fa bene e non c’è motivo di cambiare, ci sono state delle sconfitte, ma anche delle vittorie in cui la squadra ha fatto male, comunque sia, non ho cambiato a Firenze perchè la squadra aveva perso. A Firenze la squadra ha fatto una brutta partita ma alla fine abbiamo rischiato di pareggiare una partita giocata male. Ma non avrebbe assolutamente cambiato nulla, eravamo in vantaggio di 4 punti in campionato, quindi non c’era motivo di cambiare. Sono le cose che avvengono dentro il campo, indipendentemente dal risultato, si possono cambiare le cose sia nella sconfitta sia nella vittoria. Non c’è un momento particolare. Il momento poi diventa particolare perchè in quel momento si decide di cambiare o si decide di fare delle cose diverse, ma in quel momento è il culmine di un percorso dove la squadra e l’allenatore decidono di fare una roba diversa”.
Allegri risponde poi ancora sulla Champions: “Di uguale rispetto a due anni fa bisogna arrivare in finale, poi la finale sicuramente, se ci arriveremo, verrà affrontata con una consapevolezza e con un’autostima diverse, è una percorso che la Juventus dalla prima gestione, del primo anno del presidente Agnelli, fino ad ora. E’ normale che cresci in autostima e consapevolezza, ma credo che la Juventus debba essere abituata e si debba abituare a giocare queste partite. Poi un anno le vinci, un anno le perdi, questo fa parte del gioco del calcio, ma l’abitudine nell’affrontare queste partite con la serenità di sapere che puoi andare avanti e hai la possibilità di vincere, questo deve rientrare nel dna della Juventus”.
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