Caso Benatia, la Juventus chiede spiegazioni ‘convincenti’ alla Rai

Benatia
Benatia © Getty Images

Ciò che successo a Medhi Benatia in diretta per una intervista a RaiSport ha del clamoroso. Il difensore della Juventus era stato apostrofato da una voce fuori campo come un “marocchino di m***a“, cosa che gli ha fatto giustamente perdere le staffe allontanandosi e non rilasciando alcuna dichiarazione alla tv di stato. Ci ha pensato poi l’ufficio stampa bianconero a chiarire la dinamica della vicenda.

Juventus imbufalita con la Rai

Intanto anche la Juventus è intervenuta ancora in maniera diretta, chiedendo alla Rai di fornire una “spiegazione convincente in merito all’increscioso insulto che è stato possibile udire in maniera distinta dal nostro giocatore Medhi Benatia in occasione della trasmissione Calcio Champagne”.

Parole rilasciate sul sito web ufficiale della Juventus, la quale si augura di ottenere una versione che non dia adito a scuse o che tenda a minimizzare l’accaduto, perché l’episodio è molto grave. Benatia ha sentito la frase dalle cuffie che gli erano state date in dotazione dal giornalista Rai presente in zona mista dello ‘Juventus Stadium’ per le interviste di rito, per cui la frase incriminata non è andata in onda ed è stata sentita soltanto dal giocatore bianconero.

Non inventate altre scuse

La Juventus prosegue nel proprio comunicato scrivendo: “Alcune dichiarazioni informali e sui social network tendono ad addebitare tale ‘interferenza’ al servizio di produzione fornito da Juventus a Raisport presso lo ‘Juventus Stadium’. Tale circostanza è fattualmente incredibile e tecnicamente inverosimile, poiché la linea audio parte direttamente dalla sede Rai di Milano ed arriva sugli auricolari. La produzione in loco, infatti, non interloquisce con l’ospite”.

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