Bernardeschi-Juve? Amori e tradimenti tra Firenze e Torino

Federico Bernardeschi esulta ©Getty Images

Era un maggio caldo, caldissimo quello che anticipava i mondiali di Italia ’90, ma divenne rovente quando il 18, la stella della Fiorentina e della nazionale Roberto Baggio si trasferì alla Juventus per la somma record di 25 miliardi di lire. Contestazioni di piazza, guerriglia urbana, tutto ciò accompagnato dalla voce struggente di Sinead O’ Connor e della sua “Nothing compares 2 u”. Andò proprio così, per i tifosi viola non vi fu più nessuno come il “divin codino”.

Da una voce femminile al rock di Vasco, perché nel 1998 la bandiera bianconera Moreno Torricelli, figlio della classe operaia e anello di congiunzione fra tifo e squadra, lascia la vecchia signora per aggregarsi alla viola e raggiungere così il suo mentore, Giovanni Trapattoni.  Nei walkman dei tifosi juventini riecheggia proprio “Io no io no io no, io non ti perdonerò”.

Passa un anno e Celentano canta “L’emozione non ha voce”, come non ce l’ha Angelo Di Livio, attaccatissimo ai colori bianconeri e ceduto senza essere interpellato ai gigliati. Nonostante questo, “soldatino” diverrà una bandiera anche a Firenze fornendo continuità e dimostrando valori molto rari nel calcio moderno. Di Livio scenderà in C2 con i colori della Fiorentina e sarà uno degli artefici della risalita insieme a un giovane difensore di belle speranze, un certo Giorgio Chiellini.

NEL TERZO MILLENNIO LA MUSICA NON CAMBIA

La storia riparte proprio dal “Chiello”, di proprietà della Juventus girato alla Fiorentina e poi tornato all’ovile. Eh sì perché come canta Luciano Ligabue nel 2005, “L’amore conta” soprattutto per un pisano cresciuto a Livorno e con delle simpatie per la “vecchia signora”.

Correva l’anno 2006: Calciopoli, la Juventus in serie B e una Fiorentina alla ricerca dei fasti di un tempo. Sulle sponde dell’Arno arriva Adrian Mutu, seconda punta rumena e ottimo prospetto. Per l’ex Chelsea inizia un “Mondo Nuovo”, come cantava Neffa in quei mesi. Passano 3 primavere e il mercato si infiamma per un mediano brasiliano, Felipe Melo. Comprato l’anno prima dalla Fiorentina per 8 milioni di euro, in quell’estate l’originario di Volta Redonda approda alla corte di Ciro Ferrara per la super cifra di 25 milioni di euro. Nina Zilli nel frattempo canta “5omila” insieme a Giuliano Palma, anche i tifosi juventini verseranno altrettante lacrime vedendolo giocare, la sua esperienza a Torino sarà infatti un flop, tanto da essere ceduto solamente due anni dopo al Galatasaray. Sette anni dopo ecco un’altra suggestione, la stellina Federico Bernardeschi e la Juventus. Sarà forse il classe ’94 di Carrara a essere il nuovo “Fenomeno” dei bianconeri?

a cura di Giorgio Trobbiani

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