Di Campli: “Verratti resterà al PSG. Tanti club su Orsolini”

Marco Verratti, PSG ©Getty Images
Marco Verratti ©Getty Images

Manca poco all’inizio ufficiale della trattative e inizia già a muoversi qualcosa sul fronte calciomercato Juventus. Sull’edizione odierna del quotidiano ‘Tuttosport’, l’agente FIFA Donato di Campli ha rilasciato una lunga intervista parlando dei suoi assistiti. Il procuratore segue infatti il giovane Orsolini, giocatore classe 1997 acquistato quest’inverno dalla Juve e Verratti, ormai dai tempo obiettivo della società bianconera.

Il punto sul futuro di Verratti e Orsolini

In merito al futuro del centrocampista italiano del PSG ha detto: “Il club pargino vuole trattenerlo a qualsiasi condizione. Ormai è chiaro: i soldi non bastano, nel calcio ci vuole soprattutto appeal e nell’ultimo lustro i bianconeri hanno dimostrato di averne in più rispetto ai francesi. I giocatori sono attratti dalle squadre che portano a casa i trofei: ecco perché la Juve attira molto di più“.

Parlando del giovane Orsolini ha poi aggiunto: “Ha un talento enorme. Credo che andrà con la Juventus in ritiro pre campionato e proverà a farsi notare da Allegri. La Juve potrebbe tenerlo fino a gennaio: la società è tra le poche a concedere spazio ai giovani talenti.  Paratici mi ha detto che sul ragazzo ci sono tantissime squadre, ma in vista del recupero di Pjaca potrebbe anche restare a Torino. Decideremo cosa sarà meglio per lui: per me è già pronto al salto di qualità. E’ un ragazzo con la testa a posto, è molto concentrato sulla sua vita calcistica, sa che ha i riflettori puntati addosso, ma non gli pesa. La Juve si è assicurata un piccolo pezzo di futuro: e pensare che qualcuno ha pure criticato l’operazione per i suoi costi. Si è parlato tanto di Bentancur, ma al Mondiale i giocatori che si sono messi in mostra sono stati soprattutto Orsolini e Favilli. Andrea era scappato dalla porta principale, sono stati abili a farlo rientrare. Stiamo discutendo con Ascoli e Juventus il migliore percorso. Dispiace in Italia non esistano le seconde squadre come all’estero. Questo dimostra come il calcio italiano sia ancora arretrato“.

 

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