Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Calcio e finanza’. Una bella chiacchierata che ha messo in evidenza in particolare i rapporti interni tra allenatore, club e staff: “Le società di calcio sono aziende e noi facciamo parte di realtà dove il nostro compito è portare a casa risultati sportivi che a loro volta fanno accrescere il valore dei singoli calciatori. L’essere aziendalista significa lavorare in quest’ottica per l’azienda. Oggi in Italia si è creata quasi una fobia per cui un allenatore è il responsabile tecnico ma non deve essere un manager, ma da persona che collabora con la società pone le base per successi e quindi deve conoscere le strategie economiche della società e gli obiettivi. Quando sento illustrare strategie e si parla di giocatori che vanno e vengono, soprattutto a livello mediatico, capisco che si tende a semplificare, ma non è sempre così, l’importante più di tutto è essere realisti nell’analizzare e capire le situazioni e questo è il nostro compito“.
Allegri ha quindi continuato: “Io mi sono costruito un gruppo di lavoro importante cercando delle persone che nei loro campi siano molto bravi, anche più di me. Io sono uno che delega molto anche perché non ho la possibilità di gestire tutto. Dopo di che io rimango il referente centrale come è normale che sia ma io non intervengo perché non sono in grado di decidere per loro. Io devo essere da stimolo a loro per fare meglio. Sin dal primo giorno alla Juventus il mio obiettivo è stato quello di creare una rete di comunicazione tra tutte le componenti dello staff, dai fisioterapisti ai medici al nutrizionista fino ai miei diretti collaboratori che preparano allenamenti e lavoro di campo. Per me è importante che ci sia confronto e scambio. Io sono convinto che quando guardi il campo di una squadra vedi in parte anche lo stato del lavoro e di salute di quella squadra, perché è anche da questi particolari che si vede se c’è un lavoro d’insieme ben orchestrato. Il rapporto con gli sponsor rappresenta l’opportunità di migliorare la società e il futuro economico della stessa. La gestione dei tempi delle tv e degli sponsor fanno parte di questo calcio molto diverso da quello di 30 anni fa quando il sistema si basava su presidenti che si divertivano ad avere una società”.
Infine Allegri ha speso due parole anche sul calciomercato Juventus: “In passato quando mi sono state annunciate cessioni importanti, pesanti nella gestione del gruppo, sono sempre stato realista ma mai pessimista. Io credo che la nostra capacità debba essere soprattutto quello di far emergere la parte buona nella negatività. Per questo ho sempre lavorato in base ai piani della società pur mettendo di fronte la proprietà alla realtà tecnica di un gruppo che anche in base alle loro scelte può perseguire, centrare o fallire, determinati risultati”.
La Juventus deve far fronte a numerose problematiche che complicano i piani di mercato. Un…
Come fu qualche estate fa con Gleison Bremer, la Juve è pronta a piombare di…
La Juventus mette nel mirino il giocatore, ma il club proprietario del cartellino alza un…
Addio Juventus ma il futuro continuerà ad essere la Serie A: ecco cosa può succedere.…
La Juventus costretta a cambiare strategia dopo i diversi ostacoli incontrati. Trovato il vice-Vlahovic: gioca…
Legamenti KO, tegola bianconera. Un altro infortunio, un altro giocatore costretto ad un forzato riposo.…