Beppe Marotta: da magazziniere a dirigente sportivo migliore della Serie A

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta ©Getty Images

Da ben 7 anni il calciomercato Juventus si riassume in un nome e cognome: Giuseppe Marotta. Classe 1957,  il direttore generale e amministratore delegato della Juventus, comincia la sua carriera nel calcio da giovanissimo. A 19 anni si occupa con ruoli di prestigio del settore giovanile della squadra della sua città, Varese. Oggi, a 60 anni, è il miglior dirigente sportivo della Serie A. Dove passa lui non cresce più una clausola rescissoria e ogni sua dichiarazione accende il mercato, creando un’eco infinita e un’aspettativa crescente nei tifosi bianconeri, come nel caso delle sue parole sulla questione Donnarumma. Un vero e proprio predestinato, Beppe Marotta, che a 8 anni si divertiva a fare il magazziniere del campetto di calcio dietro casa sua: “Volevo fare il giornalista o il calciatore o il dirigente. Volevo entrare dentro e restarci, nel campo.”A 29 anni è già presidente. Dal Varese passa al Monza, poi al Como e al Ravenna. Porta il Venezia in Serie A e l’Atalanta sotto la sua guida stabilisce un nuovo record di punti nel massimo campionato italiano. Nel 2002 è la Sampdoria ad essere “marottata” con la promozione in Serie A e la prolifica conclusione di una delle sue trattative più famose: l’acquisto di Antonio Cassano dal Real Madrid. La squadra genovese raggiunge in quegli anni i risultati migliori: quarto posto in classifica e qualificazione ai preliminari di Champions League.

I successi di Marotta alla Juventus: cifre stellari ed enorme fiuto per i talenti

Dal 2010 comincia la sua avventura in bianconero. Viene subito nominato amministratore delegato e comincia la sua opera di ricostruzione di una squadra che stava perdendo il lustro a cui aveva abituato i suoi tifosi. Alla Juventus l’imperativo era ed è la vittoria. Marotta lo comprende subito e comincia le sue perfette operazioni di mercato che confezioneranno l’assetto della squadra pluricampione d’Italia che vincerà 6 scudetti consecutivi. Con lui arrivano a Torino: Barzagli, Llorente, Evra, Coman, Khedira, Dani Alves, Pirlo, Vidal, Pogba, Tevez. I bianconeri cominciano a macinare vittorie su vittorie, vengono infranti uno dopo l’altro gli stessi record costruiti negli anni precedenti. Nel 2014, Marotta è inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Dirigente italiano. Il re dei “parametro zero” si specializza nelle acquisizioni di giocatori dal contratto scaduto o non rinnovato. Convince il diretto interessato, tratta l’ingaggio, bypassa la trattativa con la società e conclude l’affare. Spietato, cinico,e molto ironico. Lo ricordiamo tutti mentre prende in giro i media a proposito di Higuain, dichiarando di non essere intenzionato a pagare la clausola rescissoria al Napoli. Il giorno seguente l’argentino sarebbe diventato un giocatore bianconero. Proprio l’operazione di acquisto di Higuain e quella di vendita di Pogba, concluse da Marotta per 90 e 105 milioni di euro sono state le due operazioni più onerose nella storia del calcio italiano e mondiale. Tutti pronti a scoprire ora quale sarà la sua prossima mossa, cosa, o meglio chi sarà trasformato in oro, dal tocco magico del Re Mida del calcio alias Beppe Marotta.

Alessandra Curcio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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