CACCIA AL CENTROCAMPISTA – Questo il profilo ideale per Allegri

Nel giro di una sola settimana, il calciomercato Juventus ha regalato ai propri tifosi ben tre colpi ufficiali andando a sistemare ben tre ruoli diversi: il portiere con l’arrivo di Szczesny, la fascia difensiva con De Sciglio e l’out offensivo con Douglas Costa. Il polacco andrà a prendere l’eredità di Gianluigi Buffon quando al termine del Mondiale appenderà quasi sicuramente i guantoni al chiodo, l’ex Milan sarà un’ottima freccia nella faretra di Allegri grazie alla sua duttilità, mentre il brasiliano è il colpo di livello internazionale che permetterà alla Juventus di cambiare passo in attacco. L’obiettivo degli uomini di mercato bianconeri è principalmente uno: l’acquisto del centrocampista centrale da affiancare a Miralem Pjanic. I nomi sul taccuino di Marotta sono soprattutto tre: Matuidi, Matic ed Emre Can anche se nelle ultime ore si sarebbe fatta largo l’idea low cost Krychowiak.

Calciomercato Juventus, da Matuidi a Matic: il centrocampista che fa per Allegri

Nella testa di Max Allegri c’è l’identikit del mediano che possa piazzarsi al fianco del bosniaco ex Roma e che possa far fare un ulteriore salto di qualità alla Juventus. Un centrocampista sì di esperienza, ma con specifiche qualità: fisico, corsa, abilità negli inserimenti e scippa palloni. Un esempio inarrivabile di un simile calciatore sarebbe N’Golo Kanté del Chelsea, globetrotter in mezzo al campo che ha fatto innamorare tutto il mondo. Il perfetto alter ego dell’ex Leicester e che racchiude quasi totalmente le caratteristiche è Blaise Matuidi. Il francese sarebbe ideale per il gioco e lo schema tattico di Allegri, più di Matic ed Emre Can che cadono entrambi principalmente dal punto di vista della corsa. Inoltre il mediano del PSG ha rilasciato dichiarazioni molto vaga in merito alla sua permanenza a Parigi e sulla possibilità di vestire il bianconero. Uno spiraglio per la Juventus che vuole chiudere in fretta il quarto colpo di livello di questa finestra di calciomercato.

a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)