La prima giornata di serie A è ormai alle porte, con la Juventus che ovviamente parte con i favori dei pronostici. Sei scudetti di fila non si vincono per caso. E’ innegabile però come le postazioni di partenza stavolta tornino ad essere alquanto affollate.
Partiamo dalle milanesi, da sempre rivali della Juventus. L’Inter si è affidata a Spalletti per riuscire a ripartire. Tanti i tecnici alternatisi sulla panchina nerazzurra dall’arrivo di Thohir prima e Suning poi. Come ribadito da Sacchi, potrebbe non essere l’allenatore il problema, bensì lo spogliatoio, privo di una vera guida societaria, con una dirigenza ben distante.
A livello di gioco occorre lavorare ancora molto ma l’ex Roma si sta concentrando al momento sulla formazione di un gruppo solido, eliminando gli elementi reputati deleteri.
Differente il discorso per il Milan. Manca quasi del tutto una squadra, dal momento che i nuovi sono decisamente tanti e tutti dovranno amalgamarsi al meglio, apprendendo le istruzioni di Montella. Servirà molto tempo ma un calendario, inizialmente agevole e l’esaltazione della piazza dovuta al mercato potrebbe favorire i rossoneri, pronti a infiltrarsi tra le news Juventus sulle ali dell’entusiasmo. Difficile però conciliare una rosa nuova, tante aspettative, la consapevolezza di dover centrare la Champions League a tutti i costi e gli impegni dispendiosi fisicamente del giovedì sera in Europa League.
Juventus, Roma e Napoli: le vecchie conoscenze
Il Napoli resta tra le due l’alternativa più valida alla Juventus. Ha cambiato nulla, aggiungendo un tassello in difesa con Mario Rui e un altro giovane talentuoso in attacco, allungando la panchina di Sarri.
Il gioco c’è e, con minori disattenzioni in difesa, si potrebbe davvero riprendere il discorso lasciato in sospeso nello scorso girone di ritorno.
La Roma invece ha cambiato molto, ha ceduto e si è beccata le forti critiche del proprio pubblico. Dopo un secondo posto conquistato e la Champions League diretta, società e città sono ancora ben distanti. Una follia tutta capitolina, cui la squadra è però abituata. Di Francesco dovrà riuscire a imprimere il proprio gioco il prima possibile, risultando più pratico e meno bello nella fase iniziale. Per ingraziarsi il pubblico serviranno molti punti in breve tempo.