Protagonista in negativo del finale di stagione, Paulo Dybala ha tutta la voglia di riprendersi la sua Juventus. La coppia con il connazionale Higuain, l’arrivo di bernardeschi, la maglia numero 10 sulle spalle. La Joya bianconera ha raccontato le sue impressioni al New York times in vista della nuova stagione: “Avevamo battuto grandi squadre nel nostro cammino in Champions. Non avevamo mai subito più di due gol, ma il Real Madrid ce ne ha segnati 3 in 45 minuti, 45 minuti che hanno distrutto tutto. Ho continuato a pensare che fosse un incubo, sperando di svegliarmi. Il dolore per aver perso quella finale rimarrà con me fino a quando non riuscirò a sollevare quel trofeo”.
Ma il calcio regala sempre nuove opportunità per rialzarsi e tornare a lottare con l’obiettivo Champions. “C’è sempre l’opportunità per rifarsi, sarò molto più tranquillo quando ci riuscirò. È davvero difficile segnare in Italia. Anche se giochiamo contro una squadra di bassa classifica a volte segnamo massimo uno o due gol, non è come in Liga dove il gioco è più aperto, dove Barcellona e Real Madrid possono vincere anche 6-0. O in Bundesliga o in Premier League dove le partite finiscono 4-3. È per questo che c’è solo un posto dove il talento di un giocatore si possa realmente misurare ed è la Champions League. Lì è uguale per tutti, per me, Neymar o Pogba”.
Poi le parole sul mercato, la voglia di Barcellona o Real Madrid di mettere le mani su di lui e l’amore per la Juventus. “Come faccio a spiegare a tutti che le voci non sono vere? La Juventus è un grandissimo club, al livello del Barça. Non rimpiango di essere andato al Palermo e non mi preoccupo di quello che sarebbe potutto succedere se avessi preso una decisione diversa. La gente diceva che avrei dovuto giocare in un grande club in Argentina prima di arrivare in Europa, ma li ho ignorati e sono andato in un club dove potessi trovare spazio e non uno pieno di stelle”, conclude Dybala.