“Fino alla fine”, un motto che non è un luogo comune. La Juventus di Allegri ha dimostrato di avere la straordinaria capacità di non mollare mai, nemmeno dopo due reti subite nei primi dieci minuti. Un test impegnativo, quello contro il Genoa di Juric, che si prospettava già alla vigilia come un vero e proprio ostacolo da superare per portare a casa i tre punti. Forse nessuno si aspettava, però, tutto questo coacervo di emozioni raccolte in appena 90 minuti. La Juventus barcolla, ma non molla e dal 2 a 0, si porta sul 2 a 4, dopo una notevole quanto insperata rimonta. Segnali di una mentalità vincente, che va oltre tutto quello che c’è ancora da sistemare, specie nel reparto difensivo. Gli uomini del calciomercato Juventus hanno ancora qualche giorno per rinforzare ulteriormente la squadra che non sembra essere intenzionata a cedere lo scettro di regina della Serie A.
Genoa-Juventus replica l’inizio scoppiettante dello scorso anno: allora furono tre le reti dei liguri in 27 minuti, questa volta la Juventus va sotto di due gol nei primi 10. Passano solo 18 secondi sul cronometro e l’autogol di Pjanic gela i tifosi bianconeri. Al doppio vantaggio i genoani arrivano grazie ad un penalty assegnato con Var e realizzato da Galabinov. Sull’episodio si è già scatenata la polemica: la moviola in campo ha punito l’intervento falloso e non il fuorigioco da cui nasce l’azione. Sembra calare il sipario, ma è questione di pochi minuti: si alza il vento al Marassi e sembra svegliare d’un tratto i sonnolenti bianconeri. Pjanic si riscatta servendo un prezioso assist a Dybala. Il “nuovo” numero 10 bianconero è lì, pronto a dimostrare quanto vale, e col piattone accorcia le distanze. Cambi e ricambi di modulo nella testa di Allegri che muove Alex Sandro come una pedina sulla scacchiera per trovare l’incastro giusto.
Un Perin in stato di grazia chiude l’accesso agli arrembaggi della Vecchia Signora, ma è di nuovo la tecnologia a cambiare le carte in tavola. Si consulta il monitor per l’ennesima volta. L’arbitro indica il dischetto dopo aver mimato l’ormai noto rettangolo. Tocco di mano in area per i liguri, la Joya raddoppia il suo score personale e riporta tutto in parità. Potrebbe finire qui, ma agli affamati bianconeri non basta. Il solito Cuadrado confeziona una rete spettacolare, una stoccata che porta la Juventus in vantaggio. A chiudere il cerchio è ancora una volta Dybala, protagonista assoluto di questa partita, che sul 2 a 4 completa la rimonta, saluta tutti e si porta il pallone a casa, dimostrando che quel numero 10 sulle sue spalle non è un peso, ma un fortissimo incentivo.
Alessandra Curcio
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