Ad urne chiuse e sorteggi ormai fatti non resta che studiare bene le avversarie che il destino ha posto sul cammino della Juventus in questa prima fase a gironi della stagione di Champions League 2017/2018. E mentre si scatenano le ipotesi sul futuro bianconero in Europa e sui possibili incroci che riserverà l’ambitissima competizione internazionale, diamo un’occhiata proprio alle prime avversarie europee della Juventus, le squadre del girone D. Da oggi e per i prossimi giorni tra le news Juventus sarà possibile trovare dei ricchi approfondimenti su Barcellona, Olympiakos e Sporting Lisbona, le prime rivali della squadra di Massimiliano Allegri.
Il Futbol Club Barcelona fu fondato in Catalogna, nel 1899 da un gruppo di calciatori svizzeri e britannici guidati da Hans Gamper. La squadra catalana è una delle formazioni più titolate al mondo e la più titolata del calcio spagnolo, potendo vantare 24 titoli di campione di Spagna, 29 Coppe di Spagna, 12 Supercoppe di Spagna, 2 Coppe della Liga, 5 UEFA Champions League, 4 Coppe delle Coppe, 5 Supercoppe europee e 3 Coppe del mondo per club per un totale di 84 trofei ufficiali; è l’unica compagine calcistica europea ad avere sempre partecipato dal 1955-56 a oggi, ad almeno una delle coppe calcistiche europee. Nella stagione 2008-2009, sotto la guida di Pep Guardiola, centra un’impresa unica: il sextuple, la vittoria di sei tornei ufficiali disputati nell’anno solare. In quelle stagioni il club spagnolo ha imposto il suo strapotere in Europa con uno stile di gioco divenuto celeberrimo: il tiki-taka, fatto di passaggi ravvicinati e lenti, di un possesso palla devastante che stanca e indebolisce l’avversario. Un curriculum che fa tremare le gambe, specialmente quelle del tecnico bianconero. Le statistiche parlano chiaro, Allegri contro i blaugrana ha collezionato molte più sconfitte che vittorie, e solo nell’ultima tornata di Champions League, proprio sulla panchina della Juventus, è riuscito a imporsi per 3 a 0 sui catalani. Ma era l’anno scorso, era un altro Barcellona, era un’altra Juventus. Ora è tutto da rifare, da studiare, da provare.
Més que un club (“Più di un club”), questo il motto della società, che sintetizza bene la realtà. Il Barcellona è una vera e propria polisportiva che comprende anche altri settori sportivi professionistici: pallacanestro, pallamano, hockey su pista, hockey su pattini in linea e football americano. La società conta oltre 172 000 soci e costituisce il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo. Più di un sondaggio ha stabilito che il Barcellona è il club più amato e popolare d’Europa.
All’appuntamento con i bianconeri, il Barcellona arriva profondamente rinnovato. Ernesto Valverde ha preso il posto di Luis Enrique sulla panchina dei blaugrana. Il temibile gioiellino Neymar ha salutato tutti per il Psg. L’enfant prodige Dembélé ha preso il suo posto tra le fila della squadra. Nell’ultimo scontro a trionfare è stata la Vecchia Signora, con un Allegri che ha dimostrato di saper leggere benissimo la partita e di saper neutralizzare i punti di forza di quella che è sembrata per lungo tempo una squadra imbattibile. Oggi il Barcellona fa meno paura, ma l’avvincente sfida del girone D saprà tenerci incollati allo schermo e, come sempre, sarà il campo a decretare il migliore.
FORMAZIONE TIPO: (4-3-3): Ter-Stegen; Sergi Roberto, Piquè, Umtiti, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Dembelè.
Alessandra Curcio
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