Höwedes si presenta: “Un privilegio e un onore essere parte della Juventus”

Benedikt Höwedes @ Getty Images

Benedikt Höwedes, ultimo colpo del calciomercato Juventus, si è presentato al mondo bianconero. Massimiliano Allegri potrà ora contare su un jolly difensivo di altissimo livello. Queste le prime parole del centrale tedesco nella conferenza stampa di presentazione dell’Allianz Stadium: “Penso che la Juventus sia uno dei cinque club più importanti al mondo ed essere parte di questa squadra è un enorme privilegio ed onore. Penso che qui possa sicuramente passare degli anni fantastici. Darò il massimo.” – ha affermato l’ex Schalke 04, che in vista dei Mondiali 2018 afferma: “Ovviamente bisogna sempre pensare anche alla Nazionale. Io come tutti gli altri giocatori che giocano nella Nazionale tedesca ho questo obiettivo, cioè essere convocato per il Mondiale. Qui posso giocare al livello più alto che ci sia, posso giocare la Champions League e quindi essere in una squadra grande mi aiuta ad essere al massimo livello“.

Juventus, Höwedes pronto a conquistare i bianconeri

Sensazioni positive, dunque, per il difensore, che non nasconde la felicità di avere al proprio fianco un giocatore come Khedira: “È un interlocutore assolutamente ottimo per me, per capire come funzionano le cose qui. Siamo sempre in contatto. Senza dubbio è bello avere Sami al mio fianco che mi può dare ottimi consigli“. Il 29enne promette poi di mettere in campo tutto il carisma e la personalità di cui dispone, ma esclude paragoni con Bonucci: “Sicuramente io mi considero un leader. Per sei anni sono stato capitano dello Schalke, anche nella squadra giovanile ho avuto questo ruolo, quindi sin da giovane sono abituato ad essere leader. Qui mi devo adattare, devo trovare il mio posto nella squadra e non penso che sia necessario confrontarmi con Bonucci. Farò tutto quello che è in mio potere per poter continuare ad avere successo con la Juventus“. Sulla scelta di lasciare lo Schalke 04 dopo ben dieci stagioni: “Volevo giocare all’estero prima o poi nella mia vita. Adesso è arrivato questo momento, prima di arrivare a Torino mi sono detto: può essere il passo giusto da percorrere, ragion per cui sono molto lieto di essere qui“. Il neo bianconero ha poi motivato la scelta del numero di maglia: “Il 21 è stato un numero vestito da grandissimi nomi qui, da Thuram a Dybala. Era un onore poter indossare la maglia 21, io personalmente non ho nessuna relazione con questo numero però tra gli ultimi numeri rimasti disponibili questa era la scelta migliore per me“. Una battuta, inoltre, sul ruolo: “Sì, in effetti mi sono definito come giocatore eclettico, multifunzionale e intendevo quello che ho detto: penso di poter giocare sia in una difesa a tre che a quattro, sia come giocatore della difesa centrale, che come terzino. Ho giocato anche come terzino sinistro durante il Mondiale, cosa che fino a quel momento non avevo mai fatto. Molti allenatori che mi hanno allenato hanno apprezzato il fatto che sono spendibile in molte posizioni e sono sempre disponibile, cosa che farò anche qua“. Infine, non poteva mancare una domanda sulla rincorsa bianconera alla Champions League, diventata ormai un’ossessione dalle parti di Torino: “Penso che nel calcio è necessaria sempre una bella fetta di fortuna, nonché una motivazione di ferro. Però non posso dire cosa manca alla Juventus, perché negli ultimi tre anni è arrivata in finale due volte. Già solo per raggiungere questo traguardo significa che la maggior parte delle cose qui sono giuste, quindi non voglio parlare di cosa ha sbagliato la Juventus finora, purtroppo cerchiamo di parlare di quelli che sono stati i meriti della Juventus. E penso che in queste partite, così ravvicinate e difficili, serva davvero la fortuna. E prima o poi la dea della fortuna sarà accanto alla Juventus che potrà sollevare poi la Coppa della Champions League. Ma questa non è che una previsione per il futuro“. Willkommen, Benedikt!

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