Con la rivelazione Rodrigo Bentancur, acquisto prospettico dell’ultimo calciomercato, sono dieci gli uruguaiani che hanno vestito la maglia della Juventus finora. Storie non sempre di altissimo profilo, se si eccettua la parentesi quasi decennale di Paolo Montero e gli exploit estemporanei del ‘Panteròn’ Zalayeta e di Martin Caceres. Qualche meteora clamorosa (O’Neill e il ‘Malaka’ Martinez su tutti) e qualche giovane promessa arrivata forse troppo presto in bianconero. E’ il caso di Ruben Olivera, che poi si è ritagliato una carriera discreta fra bassa serie A (Lecce) e serie B (Brescia e Latina). Ma soprattutto è il caso di Fabian Carini. Uno che non può essere certo ricordato per le prestazioni in campo, visto che fra due presenze sarà superato anche da Bentancur, restando tristemente all’ultimo posto fra gli uruguagi bianconeri in quanto a presenze. Ma la sua storia è di quelle da raccontare, specialmente per una clamorosa trattativa di calciomercato Juventus che, a modo suo, ha indirizzato lo straordinario periodo pre-Calciopoli.
Calciomercato Juventus, la storia di Carini e dello scambio con Cannavaro
Classe 1979, nato a Montevideo, Fabián Héctor Carini Hernandez arriva alla Juve nel 2000, annunciato come grandissima promessa. Carini finisce infatti in una bagarre di mercato con la Lazio di Cragnotti, ma alla fine Moggi riesce a spuntarla per 18 miliardi di lire. Doveva essere il dopo Van Der Sar, nei progetti della Triade bianconera, ma la storia prende ben altra piega. Un po’ perché Carini non mantiene le promesse iniziali, un po’ perché nel frattempo a Torino sbarca un altro ragazzino che poi avrebbe fatto parlare di sé giusto un po’: Gianluigi detto Gigi Buffon. Carini va in prestito allo Standard Liegi ed esce praticamente subito dai radar, totalizzando in bianconero solo 8 presenze fra Coppa Italia e Champions. Zero in campionato.
Arriva il 2004 e l’ultima apparizione di Carini in bianconero risale alla primavera di due anni prima. A Milano c’è un certo Fabio Cannavaro che proprio non si ambienta: arrivato all’Inter nel 2002 per 23 milioni di euro, dopo un paio di annate altalenanti è stato sopravanzato da Materazzi e Cordoba nelle gerarchie nerazzurre. Così si concretizza frettolosamente quello che viene ancora considerato come uno dei più folli scambi di quel folle calciomercato dei primi 2000: Carini all’Inter per 10 milioni, Cannavaro alla Juve per 10 milioni. Zero a zero, palla al centro. L’ipotetica sfida su chi ci abbia guadagnato finirà ovviamente in goleada bianconera, fra scudetti, Mondiale e Pallone d’Oro (!), e forse il giovane portiere uruguaiano porterà sul groppone anche il peso di quello scambio nefasto. Fatto sta che resta all’Inter per tre stagioni, sempre da ‘dodici’, senza impensierire neanche lontanamente Francesco Toldo. Nel mezzo anche un prestito al Cagliari, tutt’altro che convincente, poi l’addio inglorioso a parametro zero nel 2007. La carriera del nostro si perde nei meandri del calcio sudamericano fino al ritiro, arrivato ad inizio 2017, a 38 anni suonati. Poteva andare decisamente meglio, ma a modo suo anche Fabian Carini ha partecipato alle fortune della Juve, diventando il cavallo di Troia per l’arrivo di Fabio Cannavaro a Torino. Ma non ditelo a lui: potrebbe non prenderla così bene.
Antonio Papa