Juventus, numeri terribili per la difesa in 11 gare ufficiali

 

Allenatore Juventus
Allegri © Getty Images

I numeri sulla tenuta difensiva della Juventus sono diventati preoccupanti dopo la sconfitta avvenuta ieri contro la Lazio. Già durante il precampionato era scattato un primo allarme sull’efficacia della retroguardia dei campioni d’Italia, che Massimilano Allegri non ha saputo risolvere nemmeno quando sono cominciate le partite ufficiali. Le statistiche fanno tutt’altro che sorridere e parlano di 13 gol subiti in 11 match giocati tra Supercoppa Italiana, campionato e Champions League. La difesa della Juventus paga le incertezze a livello tattico palesate da Allegri miste ad altre criticità, come gli infortuni di De Sciglio (che comunque quasi mai ha raggiunto la sufficienza quando è stato utilizzato) e Howedes e le problematiche a livello fisico e di rendimento dei vari Chiellini, Barzagli, Rugani e Benatia.

Tutte queste difficoltà stanno facendo in modo che un aspetto che da sempre aveva contraddistinto le vittorie recenti della Juventus, ovvero l’efficacia della difesa, finisse con l’essere compromesso. Eppure gli uomini coinvolti sono gli stessi che da almeno due stagioni compongono la retroguardia bianconera: il solo a mancare è Leonardo Bonucci, che pure sta vivendo i suoi guai al Milan. Ma il problema della Juventus non risiede soltanto nella linea dei quattro schierata davanti alla porta di Gigi Buffon. 

Juventus, è tutta la squadra che non gira

Fino ad oggi sono poche le certezze della Juventus (Matuidi e Pjanic) e tanti i dubbi, anche in avanti. Higuain fornisce sempre un rendimento incostante, e pur distinguendosi per impegno e sacrificio, non incide come un top player dovrebbe. Dybala, al quale non può essere al contrario imputato nulla, è incappato nella sfortuna tra pali colpiti e due rigori consecutivi sbagliati, mentre dai nuovi non è ancora arrivato quel che ci si attendeva, e Bernardeschi e Douglas Costa, nonostante abbiano trovato i loro primi gol in bianconero, danno la sensazione di dover impiegare altro tempo prima di poter girare a pieno ritmo. Allegri è chiamato in tutto ciò a dare una svegliata generale alla squadra, come già accaduto due anni fa e nella scorsa stagione, dove però la Juventus poteva contare su di una difesa al top e su una concorrenza meno agguerrita rispetto ad oggi.

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