Jorge Jesus in conferenza: “Partita importante ma non determinante. Dybala non è Messi”

Jorge Jesus (getty images)

Dopo la conferenza stampa di Massimiliano Allegri in mattinata è toccato questa sera all’allenatore dello Sporting Lisbona Jorge Jesus presentare il match con la Juventus, valevole per la terza giornata del girone di Champions League. L’allenatore portoghese ha così esordito: “Non voglio escludere l’Olympiacos dal gruppo di qualificate, ma la vittoria dello Sporting ad Atene e nel caso in cui riuscissimo a fare risultato domani potremmo passare la fase a gruppo. Credo che la partita sia importante, ma non determinante”.

Sul momento difficile dei bianconeri: “La Juventus ha perso solo una partita in campionato ed una in Champions, quindi non sta facendo una stagione così negativo come si dice. Negli ultimi tre anni è arrivata due volte in finale, ma questo non deve intaccare la nostra fiducia. Noi dobbiamo giocare nel migliore dei modi per cercare di fare risultato. Ho portato tutta la rosa, perché sono l’allenatore di tutto il gruppo e non di undici calciatori. Abbiamo bisogno di tutti per raggiungere gli obiettivi”.

Juventus-Sporting Lisbona, Jorge Jesus presenta l’incontro

Sulle condizioni di Fabio Coentrao e Doumbia: “Sono in condizione di giocare. Prima della partita facciamo degli allenamenti, se non succede nulla di strano saranno pronti per la partita”. 

Sul confronto tra Dybala e Messi e su come lo Sporting ha deciso di marcare la Joya:Dybala è un grande giocatore, ma Messi è Messi. La nostra strategia sarà diversa da quella contro il Barcellona dove bloccammo l’argentino”. 

Jorge Jesus ha poi ricordato la semifinale di Europa League del 2014, quando i portoghese eliminare la squadra di Conte: “Mi piacerebbe avere le stesse sensazioni di quelle della semifinale di Europa League contro la Juventus, e credo che possano arrivare. Lo Sporting ha tutte le carte in regola per lottare per la vittoria. La nostra fiducia e concentrazione sarà sicuramente superiore a quella dei bianconeri”. 

L’allenatore dello Sporting ha parlato anche degli allenatori italiani: “Se c’è un paese del mondo dove la qualità tattica degli allenatori è elevata, questo è l’Italia. I tecnici italiani sono sempre stati molto avanti nelle loro idee, sanno valorizzare facilmente i momenti delle partite”. 

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