Non tutti sapranno che domani sera in Juventus-Sporting Lisbona di Champions League, al cospetto dei bianconeri ci sarà anche un italiano. Stiamo parlando di Cristiano Piccini, terzino destro ex Fiorentina e Livorno che nel 2014 ha lasciato l’Italia per trovare fortuna altrove. Il classe 1992, dopo essersi affermato a buoni livelli in Spagna con il Betis, in estate è finito alla corte di Jorge Jesus. Intervistato ai microfoni de ‘La Repubblica’, Piccini ha caricato i suoi in vista della sfida con la squadra di Allegri: “Siamo forti. Abbiamo un allenatore bravissimo e un gruppo unito, che giochi uno o giochi l’altro cambia poco. Rappresentiamo tre milioni e mezzo di tifosi e veniamo a Torino per vincere“.
Juventus, Piccini è pronto per la sfida dell’Allianz Stadium
Nonostante sia fiorentino di nascita, il difensore non pensa alla rivalità della sua ex squadra con la Juventus: “Ho il cuore viola e spiace che mi abbiano mandato via, ma non ho il dente avvelenato con la Fiorentina, né credo abbia un senso provare odio per un’altra squadra. Ho debuttato in viola a diciott’anni, poi ho salito un gradino per volta: C, B e infine A con il Livorno. Ma a un certo punto serve avere la fortuna di trovare un allenatore che abbia il coraggio di buttarti dentro, e io non l’ho avuta. Non sono andato via per soldi, ma per una prospettiva di carriera“.
Secondo le news Juventus, Piccini ha ammesso di sognare la Nazionale: “Sono qui anche per farmi notare. Tre anni fa non ero pronto, adesso sì. Ero un terzino di uno e novanta che pensava quasi solo a correre, anche perché fino ai 18 anni ero un attaccante. Ma oggi sono diverso. E ho un allenatore, Jorge Jesus, che in tre mesi mi ha insegnato più cose sull’arte di difendere di quante ne avessi imparate prima“.