Fino alla fine. Più che un motto, una filosofia, quella bianconera. La Juventus travolge l’Udinese alla Dacia Arena, ribaltando clamorosamente una partita che si era messa molto male per la squadra di Massimiliano Allegri. Dallo svantaggio alla goleada, passando per un effimero pareggio, la Juventus ha parlato nel modo in cui le riesce meglio: sul campo. Il messaggio indirizzato alle rivali per la lotta scudetto, Napoli e Inter prime fra tutte, è arrivato forte e chiaro: dopo sei stagioni di dominio assoluto, i bianconeri hanno ancora tanta fame e tanta cattiveria.
Udinese-Juventus, primo tempo
Comincia male questo match per i bianconeri di Torino. Sembra di vedere un film già visto nelle ultime partite: erroraccio tra centrocampo e difesa e vantaggio della squadra avversaria. Dopo appena otto minuti dal fischio d’inizio Perica porta il risultato sull’1 a 0. Reagisce la Juventus, e cerca ostinatamente il pareggio. La determinazione bianconera viene premiata da un autogol friulano: al 14′ Samir raccoglie sulla testa un perfetto corner di Pjanic ed insacca, ma nella porta sbagliata. Il pareggio fa perdere lucidità alla squadra di Delneri che comincia a sentire la pressione. In queste condizioni arriva il raddoppio juventino al 20′. Sami Khedira mette tutta la lunga attesa del rientro in campo nel colpo di testa su assist di Cuadrado che porta la Juventus in vantaggio. Poi un doppio errore arbitrale, con tanto di Var, rischia di compromettere la gioia bianconera: al 26’ Higuain crossa un buon pallone per Mandzukic, ma il croato viene messo a terra da Ali Adnan che tocca la coscia dell’avversario con il suo ginocchio. L’arbitro non solo nega incredibilmente il rigore, ma estrae il cartellino giallo anche per Mandzukic. La reazione del numero 17 bianconero non si fa attendere: manda al paese il direttore di gara e viene espulso.
Udinese-Juventus, secondo tempo
La ripresa segna la rinascita della Vecchia Signora e tutto comincia dalla riduzione in cenere: al 2′ Danilo, solo in area, riporta l’Udinese in parità con un gol di testa. Da lì in poi è solo rabbia bianconera: Dybala e Higuain lavorano per la squadra senza sosta, trascinano, creano e fanno dimenticare l’inferiorità numerica nella fase offensiva, ma non sono loro a realizzare. Rugani, nel suo rientro da titolare, segna di testa al 7′, ma il vero protagonista è Sami Khedira che prima al 14′ e poi al 42′ porta il risultato sul 2-4 e firma la sua tripletta personale. Il migliore in campo, anche secondo le nostre pagelle. Prima del fischio finale, c’è ancora spazio per un’ultima emozione: Pjanic segna il sesto gol che asfalta l’Udinese e suggella la superiorità della Juventus, tecnica indubbiamente, ma soprattutto, psicologica. Il campionato è ancora lungo e i bianconeri sono pronti a giocarselo. Tremate tremate, le streghe son tornate.
Udinese-Juventus, il tabellino
UDINESE (4-4-1-1): Bizzarri; Ali Adnan (27’ st Larsen), Danilo, Nuytinck, Samir (22’ st Pezzella); De Paul, Hallfredsson, Fofana, Jankto; Perica (37’ st Bajic), Maxi Lopez. A disposizione: Scuffet, Borsellini, Bochniewicz, Behrami, Balic, Ingelsson, Barak, Matos, Lasagna. Allenatore: Delneri.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (44’ st Bernardeschi), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Cuadrado (33’ st Barzagli), Dybala (23’ st Douglas Costa), Mandzukic; Higuain. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Asamoah, Bentancur, Marchisio. Allenatore: Allegri.
ARBITRO: Doveri di Roma
MARCATORI: 8’ pt Perica (U), 14’ pt Samir (aut.) (U), 20’ pt, 14’ st e 42’ st Khedira (J), 2’ st Danilo (U). 7’ st Rugani (J), 45′ st Pjanic (J).
NOTE: Ammoniti: Ali Adnan (U), Samir (U), Hallfredsson (U), Perica (U), Fofana (U), Cuadrado (J). Espulsi: al 26’ pt Mandzukic per doppia ammonizione, al 5’ st Delneri viene allontanato dalla panchina. Angoli: 1-6 per la Juventus. Recupero: 3’ pt 2’ st
Alessandra Curcio