Beltrame: “Il mio obiettivo è tornare alla Juventus. L’esordio in prima squadra è stato il giorno più bello della mia vita”

Stefano Beltrame
Stefano Beltrame © Getty Images

La Juventus di Max Allegri asfalta con un netto 4-1 la Spal di Semplici, mantenendo il terzo posto in classifica alle spalle di Inter e Napoli. Intanto nel day after della sfida contro la compagine di Ferrara, ha parlato Stefano Beltrame era una delle migliori promesse del calcio giovanile bianconero. Il giovane cresciuto nella Juventus ha detto la sua ai microfoni di Tuttosport: “Tornare alla Juve è il mio obiettivo, ma prima voglio disputare una grande stagione e poi provare a tornare lì. Sono un trequartista, ma gioco anche da seconda punta: un numero 10, che nel calcio sta scomparendo. Rapido con il pallone tra i piedi, buon fantasista… Rinascita? Purtroppo non ho trovato la continuità di cui avevo bisogno, non riuscivo a esprimere il mio gioco, non ero me stesso. E non appena la Juve mi ha detto che c’era questa opportunità l’ho colta al volo. Se potevo fare di più? Sì, sono d’accordo. Dopo due anni importanti con la Primavera della Juve e con l’esordio tra i grandi (8 minuti contro il Genoa il 26 gennaio 2013, ndr), ci si aspettava molto da me. Non so come mai, però in Italia è andata così, mentre qui in Olanda man mano sto ritrovando me stesso”.

Juventus, Beltrame tra Primavera e presente

Beltrame ha proseguito: “La Primavera? Bello. L’allora tecnico Marco Baroni mi ha trasmesso tanto a livello caratteriale. Mi ha dato parecchi suggerimenti, mi ha fatto crescere. E’ simile ad Antonio Conte: è un martello pneumatico. Conte? Mai vista una grinta così spiccata. Vuole sempre il massimo da tutti, ti dà stimoli continui. E sa tirare fuori da te ciò che serve. Ricordo l’esordio in prima squadra come fosse ieri: è ancora oggi il giorno più bello della mia vita, una roba talmente veloce da non aver avuto modo di realizzare subito cosa stesse accadendo. Stavo per giocare nella Juve, la squadra per cui tifo da quando ho iniziato a capire qualcosa di calcio. Eravamo sull’1-1 contro il Genoa, mancava un quarto d’ora alla fine, Conte si gira e mi dice: “Beltrame, scaldati che entri fra due minuti”. Ebbi anche un’occasione, ma il loro portiere la sventò”.

Il fantasista scuola Juventus ha quindi parlato anche di Spinazzola, Rugani e Mattiello: “Sono miei amici. Con Leo ho legato di più al primo anno in Primavera, ancora oggi ci sentiamo. E’ un giocatore pronto per la Juve, però ha fatto bene a restare ancora un anno a Bergamo per giocarsi anche l’Europa League. Nell’Atalanta è titolare perché è forte, ha corsa, gran fisico, tecnica, una potenza devastante. Nella Juve giocavamo entrambi sulla trequarti. “Ruga” non molla, lavora sodo per migliorarsi”.

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