Matuidi vive un sogno: “Mai stato così bene come alla Juventus”

Matuidi
Blaise Matuidi ©Getty Images
Blaise Matuidi si sta rivelando come uno dei migliori giocatori della Juventus in questa prima parte di stagione. Al giornale francese  ‘Le Figaro’, il 30enne ex centrocampista del Paris Saint-Germain ha parlato del suo approdo in bianconero e del fatto di aver sorpreso anche se stesso con ottime prove sfornate in serie: “Devo essere onesto, non me lo aspettavo. Ma non è solo questo: a Torino mi sento a mio agio anche fuori dal campo, e non pensavo potesse avvenire fin da subito. Di solito quando approdi in un nuovo paese ti serve del tempo per adattarti, imparare la lingua ed altro. Io invece mi sono adattato subito alla Juventus ed all’Italia, e tutti mi hanno accolto alla grande. Questo club è eccezionale”.

Matuidi entusiasta: “Qui non mi manca niente”

Matuidi in particolare dice di aver ricevuto aiuto nel trovare una nuova casa, nell’imparare l’italiano con un insegnante privato e nell’iscrivere i figli ad una scuola internazionale. Sul piano sportivo invece svela di essere rimasto impressionato dalla sala trofei della Juventus: “È eccezionale: 33 scudetti, 2 Champions League e decine di altri titoli messi in mostra. Un qualcosa di bellissimo, sembra non esserci più altro spazio per le vittorie future, occorrerà una nuova sala”. Rispetto al calcio francese, le metodologie di lavoro sono diverse: “I carichi in Italia sono più intensi, io avevo l’abitudine di riposare tra due allenamenti, ma qui non capita. E chi non ha voglia non può stare qui, alla Juventus tutto funziona per il meglio. Io voglio ripercorrere le orme di altri miei illustri connazionali che hanno vissuto la maglia bianconera. Parliamo di Platini, Zidane, Trezeguet, Deschamps ed anche Henry”.

Su Dybala: “Farà tanta strada”

Matuidi poi rivela: “Prima di dire si alla Juventus avevo chiesto consiglio a Pogba ed Evra, e loro mi hanno detto di accettare ad occhi chiusi. Del club mi piace molto anche la presenza del presidente Agnelli. È giovane e sempre pieno di entusiasmo, assiste ad ogni nostra partita e mi ha accolto come se fossi uno di famiglia. Invece nello spogliatoio vivo momenti grandiosi con Buffon. Non lo conoscevo di persona ma mi ha colpito per la sua grande umanità, è una persona eccezionale ed è stato uno dei primi ad accogliermi ed a mandarmi un messaggio appena sono diventato un calciatore della Juventus. Lascerà il segno nella storia del calcio. E nonostante le barriere linguistiche riusciamo a capirci, tutti noi. Per fortuna poi c’è qualcuno come Benatia e Pjanic che il francese lo parla”. Infine su Dybala: “Anche lui è eccezionale, a 23 anni ha un potenziale che può ancora migliorare. Farà molta strada”.
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