Il calciomercato della Juventus sarà rivolto ad alcuni interventi mirati per quanto riguarda la prossima stagione, ma già adesso Beppe Marotta e Fabio Paratici sono al lavoro per individuare i nomi giusti. Dopo l’emergere di alcune difficoltà per arrivare ad Emre Can, che da mesi rappresenta un obiettivo della Juve, ecco che salta ancora una volta fuori Milinkovic-Savic tra i desiderata del club campione d’Italia. Il serbo sta vivendo un’altra ottima stagione alla Lazio, ed il suo agente parla sempre del rapporto con il sodalizio romano in termini molto positivi, ma la chiamata del club bianconero, che punta a cannibalizzare tutte le competizioni in Italia e ad affermarsi anche in ambito internazionale, potrebbe sparigliare le cose.
Di Milinkovic-Savic in orbita Juventus si era già parlato in passato, ma le difficoltà in questo senso erano rappresentate dai difficili rapporti personali che intercorrono tra il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, e Beppe Marotta. Sul giocatore poi è forte l’interessamento di altri top club esteri, soprattutto inglesi e spagnoli. La concorrenza però non spaventa affatto la Juventus, che sa di poter disporre di argomentazioni convincenti nel caso in cui decidesse di affondare il colpo per il 22enne talento serbo.
Juventus, Milinkovic-Savic si può prendere affondando il colpo
Di fronte alla giusta offerta la Lazio difficilmente direbbe di no: in estate, secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, la società romana avrebbe respinto proposte da 70 milioni di euro per Milinkovic-Savic, per il quale vorrebbe incassare di più, forte anche di un contratto che avrà scadenza solamente a giugno 2022. Di offerte formali da parte della Juventus non ne sono arrivate, ma l’interessamento dei bianconeri nei confronti del poliedrico calciatore balcanico è cosa nota, e lo stesso Marotta lo ha definito un “gran giocatore” nei giorni scorsi. Ma dopo i colpi Higuain e Pjanic messi a segno in passato, la Juve ha dimostrato di poter arrivare a qualsiasi elemento ritenuto funzionale al proprio progetto.
