Tra i protagonisti del sorprendente Valencia di Marcelino c’è senza dubbio Neto. L’ex portiere della Juventus ha ritrovato un posto da titolare dopo due anni passati all’ombra di Buffon e ha convinto tutti a suon di ottime prestazioni. Intervistato ai microfoni di ‘Fox Sports’, l’estremo difensore brasiliano è tornato a parlare della sua avventura in bianconero, chiusa con qualche rimpianto: “Ho disputato due anni alla Juventus in cui non ero contento. Non ho sentito la fiducia e quello che facevo non era importante. Ho perso la voglia perché vedi che quello che fai non è importante. Alla Juve era così. E allora per questo ho deciso di andare in un posto in cui mi davano almeno la possibilità”.
Juventus, Neto e gli insegnamenti di Buffon
Arrivato come possibile erede di Buffon, il 28enne non ha mai convinto la dirigenza bianconera. La Juventus ha infatti deciso di puntare su Szczesny, mentre Neto è sbarcato in Liga. Il ricordo di Buffon, però, non può che essere positivo: “Alla Juventus sono rimasto due anni ad aspettare cose che non sono successe. Non pensavo di scavalcare Buffon ma pensavo a lavorare e fare il meglio dentro al campo e cercare di dimostrare che ero a disposizione e all’altezza di poter giocare titolare. Gigi è un riferimento che ti parla, ti insegna e che soprattutto insegna agli altri. E questa è una cosa che ho cercato di capire e provare a mettere nella mia vita: dire ai compagni le parole giuste al momento giusto”.