Dopo la cocente eliminazione dell’Italia contro la Svezia, e a due giorni dalla sfida di Serie A della Juventus, torna a parlare Giorgio Chiellini ad un evento organizzato dal club bianconero e Randstad, partner della società: “Sono cresciuto a Livorno e ho avuto la fortuna di vivere con i miei fino a 20 anni, ho fatto un Liceo Scientifico statale, facendo tante assenza perché a 16 anni ero in prima squadra del Livorno e avevo allenamenti tutti i giorni. Facevo assenze per 60/70 giorni all’anno. Volevo fare l’Università, ho sempre voluto farla. Alla fine del liceo mi sono sempre organizzato per gli studi e poi mi sono laureato con 92/100. Alle superiori facevo compito e interrogazioni di recupero e c’è sempre stata disponibilità dei professori, disponibilità dettata anche dalla mia buona volontà. Saltare tante ore non è semplice, mi sono iscritto ad economia perché mi è sempre piaciuta la matematica, forse avrei fatto medicina ma con obbligo di frequenza era impensabile da portare in fondo.”
Juventus, il futuro di Chiellini
Il centrale della Juventus, Giorgio Chiellini, ha quindi continuato di futuro e Lippi: “Non mi vedo pranzo e cena sempre a casa ma neanche 200 giorni all’anno via da casa perché ad ora la realtà è questa. Ogni lavoratore fa tanti sacrifici per stare con la famiglia. Passo metà dell’anno fuori e perdo momenti che poi non riesco più a recuperare. Certo rimanere nel mondo del calcio mi piacerebbe perché ho un know-how superiore alla media, per me la Juve è come una famiglia. Per me tutti i calciatori hanno bisogno di fare qualcosa dopo fine carriera, anche chi economicamente può permettersi di stare fermo. Lippi ci diceva che il campione è quello che gioca bene per sé, il fuoriclasse è quello che fa giocare bene tutti gli altri, io ho avuto due compagni così, Pirlo e Buffon”.