Tanti i temi trattati dal presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin nella lunga intervista ai microfoni de ‘La Repubblica’. Il numero uno della più importante organizzazione europea ha parlato anche del presidente della Juventus Andrea Agnelli, recentemente inibito nel processo sul caso dei biglietti ceduti ad alcuni capi ultras. Ceferin ha ribadito la sua fiducia nei confronti del neo presidente dell’Eca: “Non posso pronunciarmi, c’è un processo d’appello. Personalmente ho molta fiducia in lui: il suo lavoro sarà utile per il calcio, europeo e italiano”. Inevitabile un commento sulla mancata qualificazione dell’Italia al prossimo Mondiale: “Sportivamente, per un Paese tanto passionale verso il calcio, è una tragedia. Ma succede, l’Olanda ha mancato anche l’Europeo. È un’opportunità per cambiare le cose che non vanno”.
Juventus, Ceferin indica la via al calcio italiano
Ceferin ha le idee piuttosto chiare riguardo a cosa dovrebbe cambiare nel nostro paese: “Le infrastrutture. Tra i grandi Paesi europei l’Italia è il più indietro. È una catena: senza infrastrutture non si creano giovani calciatori, senza talenti non si vince. Servono progetti chiari. L’Uefa dà un contributo alle federazioni che presentino piani con partner anche locali, per nuovi campi o centri sportivi. Oggi l’Italia non può ospitare un grande torneo: scarse infrastrutture e stadi obsoleti. Si sono mossi solo Juventus, Udinese, Atalanta, Cagliari e Sassuolo. Una grande manifestazione aiuterebbe, ma per Euro 2024 corrono Germania e Turchia e del 2028 non si è ancora parlato”. Un commento, infine, sulla misteriosa proprietà cinese del Milan: “Ci stiamo lavorando, non posso dire nulla. Sono preoccupato, ma vediamo che cosa succede. A metà dicembre l’organismo competente si pronuncerà. Tutto è possibile, ma è prematuro parlarne”.