Oliver Bierhoff, dirigente e team manager della Germania, ha parlato ai microfoni di Tuttosport, raccontando di una Juventus sempre più tedesca. Da Howedes a Khedira senza dimenticare chi il bianconero lo potrebbe vestire in futuro. Il calciomercato Juventus è infatti da tempo a caccia di un nuovo centrocampista. I maggiori indiziati per la mediana parrebbero essere Leon Goretzka dello Schalke 04 ed Emre Can del Liverpool. Proprio su quest’ultimo Madama si starebbe impegnando con forza. Il tedesco infatti pochi mesi fa ha apprezzato pubblicamente la Juventus, club che anche durante l’estate avrebbe già cercato di acquistare il suo cartellino.
Lo stesso Bierhoff ha ammesso: “Emre Can e Goretzka? Parliamo di due giocatori importanti: avranno tante opzioni per il futuro, queste sono scelte personali. Italia? In questo momento l’Inghilterra è il top per un giocatore e dopo la Premier ci sono le potenze spagnole, come fascino. Di sicuro sia Emre Can sia Goretzka potrebbero avere successo anche in serie A. A meno di un ritorno al top dell’Inter, adesso come adesso se uno di questi giocatori dovesse scegliere l’Italia lo farebbe soltanto per la Juventus. Emre Can è un numero 6 e ha fisico: il suo modo di giocare è perfetto per l’Italia. Goretzka è differente: attacca maggiormente la profondità, è più trequartista”.
Calciomercato Juventus, le chance di Can
L’ex milanista ha quindi proseguito delineando percentuali sui due centrocampisti: “Per Goretzka poche chance, forse nemmeno il 20%. Emre Can penso ne abbia molte di più, direi 60-80%”. Du Howedes poi: ” A Benedikt dissi che secondo me, vista anche la sua situazione allo Schalke 04, la Juve sarebbe stata ideale per lui: squadra forte e vincente. Dove c’è organizzazione, lui si esalta. Aneddoto? Il primo episodio che mi viene in mente riguarda proprio il Mondiale in Brasile. Il nostro ct, Joachim Löw, andò da lui e gli disse che lo avrebbe voluto impiegare terzino sinistro. Un ruolo non suo: Benedikt, oltre a essere un centrale, è destro di piede. Höwedes non solo diede la disponibilità immediatamente, ma lo fece con entusiasmo e con il suo solito sorriso. Non era scontato, fidatevi di me. Fu protagonista? Sì, le ha giocate tutte e in finale ha sfiorato pure il gol. Benedikt è una gran persona. E’ un giocatore di cuore: dà l’anima per i compagni, non ti lascia mai solo. Questo episodio del Mondiale dimostra un’altra sua qualità: l’intelligenza. Con gente come Boateng e Hummels sapeva che sarebbe stato complicato giocare al centro, così ha accettato di sacrificarsi per la squadra e allo stesso tempo ha colto l’occasione di vivere una Coppa del Mondo da protagonista.”