Tanti cambiamenti nella vita di Gonzalo Higuain alla Juventus. Una nuova città, nuovi compagni, una nuova maglia, una nuova modalità di gioco. Soprattutto, una nuova mentalità. Alla Juventus la concorrenza in attacco è tanta, e un nome altisonante non regala l’automatico accesso ad un posto da titolare. Gioca solo chi è al massimo della condizione. Lo sa bene Dybala, che vive un periodo di profonda crisi e aspetta in panchina il momento della svolta, e lo sa bene anche il Pipita, che da quella panchina amara è passato recentemente, prima di tornare ad essere il campione che tutti conosciamo. Higuain in bianconero è cresciuto e non nel numero di reti, ma nell’approccio al campo e alla vita. Spirito di sacrificio, totale disponibilità nei confronti della squadra, capacità di adattarsi a diversi ruoli, predisposizione al lavoro collettivo. Sono solo alcune delle doti dell’argentino che sono emerse in quest’anno e mezzo alla Juventus. Perché se a Napoli Higuain era spesso “one man show”, a Torino il numero 9 è un pezzo del puzzle, fondamentale quanto tutti gli altri. La differenza sta nel posizionare al momento giusto il tocco da campione, come contro gli azzurri in campionato o con lo Sporting Lisbona in Champions League.
Ritorni e nuovi arrivi nella vita di Higuain sono alla base di questo importante processo di maturazione, non solo da calciatore, ma soprattutto da uomo. Il centravanti bianconero è in attesa di diventare padre, attesa che si concluderà in primavera. Dopo aver ripreso il legame precedentemente interrotto con Lara Wechsler, la fidanzata storica, l’argentino ha deciso di mettere su famiglia. La sua compagna ha ventisette anni, è argentina come lui ma ha origini centro-europee. La loro tormentata relazione era cominciata quando Higuain indossava la maglia del Real Madrid, ma aveva subito una brusca interruzione. Ora i presupposti sono cambiati, la volontà è quella di costruire, dentro e fuori dal campo. Fuori c’è da aspettare, dentro c’è da continuare a meritarsi ogni giorno la fiducia di compagni, tifosi e allenatore. Questo nuovo Higuain non ha fretta, ha allontanato l’impulsività e la rabbia, e ha trovato la sua serenità, la strada verso una nuova vita, verso una nuova vittoria.
Alessandra Curcio
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