Al suo arrivo in casa Juventus, Matuidi è stato accolto da un po’ di scetticismo. L’esperto centrocampista ex PSG è però riuscito a conquistare gradualmente la fiducia dell’allenatore, la stima dei compagni e l’affetto dei tifosi. Ora è diventato un pilastro irrinunciabile per la mediana bianconera. Dal giorno del suo arrivo a Torino lo scorso 19 agosto ha giocato 14 partite da titolare tra campionato e Champions League, mentre 10 volte è subentrato dalla panchina per un totale di 24 presenze. Nelle ultime settimane, con l’utilizzo del centrocampo a tre, Matuidi ha dato un contributo notevole alla crescita della Juventus, che dopo un avvio di stagione un po’ traballante, sembra essere ritornata ai vecchi splendori, come sottolineato anche da Capello. Il francese ha impressionato tutti grazie alla sua capacità di corsa abbinata a una tecnica che gli consente un’ottima fase di costruzione.
Matuidi indispensabile: mix di intelligenza tattica e velocità
Matuidi può contare anche su una notevole capacità di inserimento che lo conduce a cercare la porta avversaria e a trovarla, come a Bologna, dove è arrivata la sua prima rete in maglia bianconera. Nei suoi cinque anni a Parigi è andato a segno 33 volte in 295 presenze tra tutte le competizioni. Del francese va sottolineata soprattutto la grande intelligenza tattica che gli permette di farsi trovare spesso nel posto giusto al momento giusto. Il centrocampista riesce a rubare la palla agli avversari e fa ripartire velocemente l’azione. Un po’ di dati: 60% di contrasti vinti, 92% di passaggi riusciti e 10 occasioni create. Matuidi sta già lasciando il segno.
Alessandra Curcio