Marko Pjaca saluta la Juve: prestito allo Schalke 04, ma nella trattativa si inserisce il Wolfsburg

Era già nell’aria, ma oggi è arrivata la conferma dell’imminente prestito di Marko Pjaca che andrà via dalla Juventus a Gennaio. Lo aspettano sei mesi di prestito presso lo Schalke 04, club tedesco che in passato ha già fatto affari con il calciomercato Juventus con l’arrivo di Howedes a Torino. L’attaccante croato andrà via in prestito per i prossimi sei mesi. Tra i bianconeri e lo Schalke è stato raggiunto un accordo che prevede le seguenti condizioni: prestito secco oneroso fino a giugno e 1 milione più 500mila euro di bonus ai bianconeri. A rivelarlo è Fabrizio Romano, giornalista di ‘Sky Sport’ sul suo profilo Twitter.

Pjaca in partenza per la Germania alla ricerca di spazio e continuità

Alla Juventus Pjaca non è riuscito a trovare lo spazio giusto, soprattutto a causa di un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo. Negli ultimi mesi il percorso di recupero lo ha portato a dare il suo contributo al gioco della Primavera della Juventus, con gol e assist decisivi. Ma l’obiettivo del croato è quello di poter riprendere totalmente la sua attività di attaccante e trovare un rendimento costante: all’interno della vasta rosa bianconera lo spazio per lui è davvero risicato considerate le diverse valide alternative a disposizione di Allegri.  D’accordo con la società juventina, dunque, Pjaca ha deciso di lasciare Torino per i prossimi sei mesi e di partire per la Germania, per poter esprimere le sue potenzialità al massimo tra le fila dello Schalke 04. La compagine tedesca ha battuto la concorrenza di Monaco e Zenit San Pietroburgo all’estero, mentre in Italia Pjaca era un obiettivo di Atalanta e Sassuolo. 

Negli ultimi minuti, però, il sito ‘gianlucadimarzio.com’ ha riportato ulteriori sviluppi che riguardano la vicenda Pjaca: nella trattativa si sarebbe inserito anche il Wolfsburg. Ed il calciatore avrebbe dato la preferenza proprio a quest’ultimo club e sta valutando seriamente quest’opportunità di mercato.

Alessandra Curcio