La Juventus si destreggia in Serie A a suon di gol, ma la lotta scudetto passa inevitabilmente anche per la difesa. Nelle ultime undici gare di campionato, infatti, i ‘bianconeri’ hanno mantenuto la porta inviolata per ben dieci volte, unica macchia il gol subito nel match contro il Verona da una vecchia conoscenza: Martín Cáceres. Per il resto grandi prestazioni e intesa ritrovata come ai vecchi tempi, anche se con interpreti diversi. Il ruolino di marcia delle ultime sei gare è superiore a tutti tranne che all’Udinese: tre punti più del Napoli, otto più della Roma e ben dieci più dell’Inter. Ma a rasserenare gli animi, nonostante la classifica veda ancora la squadra di Sarri in testa, è il dato ritrovato: i gol subiti in questo campionato sono quindici, stesso numero dello scorso anno e uno un meno rispetto a due stagioni fa.
Juventus, cambiano gli interpreti non i risultati
La stagione sembra essere rientrata sul binario giusto, dopo un inizio un po’ turbolento in cui la fase difensiva concedeva spazi immensi agli avversari. Il cambio di marcia della retroguardia della Juventus lo avevamo documentato già il mese scorso, ma adesso sembra davvero che sia iniziato un nuovo campionato. Merito di Allegri? Sicuro, ma non solo. Con la perdita di Bonucci in estate e l’infortunio di Buffon del mese scorso sarebbe stato difficile immaginare una ripresa di questo genere per la difesa della Juventus. La cosiddetta ‘Vecchia Guardia’, invece, continua a dare garanzie, ma anche gli innesti graduali di Benatia e Szczesny hanno aiutato molto in questa crescita. Il miracolo del polacco su Schick potrebbe essere inteso come manifesto di questo cambiamento repentino ma, evidentemente, studiato a tavolino. Anche le prestazioni di Rugani e De Sciglio hanno cominciato ad avere finalmente il giusto spessore, e un ritrovato Alex Sandro potrebbe rivelarsi l’arma in più per la corazzata bianconera. Per superare il Napoli però servirà ancora tanto lavoro, ma niente è precluso. Sarà duello fino alla fine.