Gigi Buffon potrebbe non riuscire ad entrare sempre più nel mito. Almeno non in questa stagione. Il suo nome è comunque già una leggenda, si tratta non a caso del numero uno dei numeri uno. Il portiere della Juventus è senza ombra di dubbio tra i cinque, se non tre, più forti interpreti di sempre tra i pali in Italia e nel mondo. Manca però un piccolo, grande, record da frantumare: quello delle presenze in Serie A. Paolo Maldini, primatista assoluto, ha posto il traguardo 18 partite più avanti di lui. E 18 sono i match di Serie A che mancano da qui a fine stagione. Buffon avrebbe avuto quindi la possibilità quanto meno di raggiungere un’altra storica bandiera del calcio italiano e mondiale, ma sembra proprio che non sarà così. Contro il Genoa tra qualche giorno infatti toccherà ancora una volta a Szczesny difendere i pali della Juventus, e comunque non sarà facile assicurare a ‘Gigi’ tutte le partite che mancano in campionato da qui a maggio. Alla luce del possibile ritiro di fine stagione, questo primato sembra almeno momentaneamente irraggiungibile. Ma esiste ancora una remota possibilità che la bandiera dei tifosi bianconeri rimanga un altro anno in casa Juve. Magari da secondo, dividendo il lavoro con il portiere polacco, cercando così di raggiungere (e magari superare) l’ennesimo storico record della sua invidiabile carriera. Intanto a dare sicurezza tra i pali c’è proprio Szczesny, che ha dimostrato estrema affidabilità alla Juventus per il lungo periodo.
Juventus, Buffon bandiera assoluta anche senza Champions
Gigi ha frantumato ogni record e vinto ogni trofeo. Ogni trofeo, tranne uno. Manca la ‘Coppa dalle grandi orecchie’, la più ambita di tutte. Negli ultimi anni La Juventus è andata vicinissimo alla conquista del titolo di campione d’Europa e a quella tanto desiderata Champions League, ma poi si è vista scivolare via il sogno per ben due volte in tre anni. Protagonista assoluto di queste strepitose annate è stato ancora una volta lui, Buffon. Ma nonostante non sia mai arrivata la vittoria nelle 3 finali da lui disputate, non si può non considerarlo una bandiera. Innanzitutto perché, in compenso, ha vinto il titolo Mondiale con la Nazionale nel 2006, e poi perché a parlare per lui sono sempre state le prestazioni in campo. Non bisogna dimenticare, poi, che c’è ancora una Champions in corso che potrebbe permettere al portiere bianconero di realizzare almeno questo grandissimo sogno, che poi è da anni quello che conta più di tutti.