La Juventus cominciò la sua ‘nuova era’ proprio un anno fa, con la presentazione del nuovo logo a stagione in corso. Una cosa che simbolicamente rappresenta un inizio anche per quanto riguarda l’identità da trasmettere al mondo intero. Nelle intenzioni del reparto marketing dei campioni d’Italia c’è stata l’intenzione di trasmettere modernità ma allo stesso tempo stile e carisma, praticità e quella voglia di rendere sempre attuale il motto di Giampiero Boniperti che resterà scolpito per sempre nella storia: “Vincere non è importante: è la sola cosa che conti”. Ed in questi dodici mesi si sono susseguiti 15 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, con ulteriori 120 milioni di digital reach, delle cifre che vanno controtendenza rispetto all’arretratezza del calcio italiano in confronto alle altre realtà europee e mondiali.
Juventus, solo i vincenti osano cambiare
I cambiamenti non sono mai semplici da digerire, specialmente quando riguardano qualcosa di storico e che l’immaginario collettivo reputa ‘sacro’. Proprio come è il tratto distintivo di un club calcistico ultracentenario come la Juventus. E difatti cambiare il proprio stemma non era certo impresa facile. La società bianconera lo descriveva così: “Il nuovo logo rappresenta la Juventus nella sua essenza: le strisce della maglia, lo scudetto della vittoria, la J del nome. Tre elementi che costituiscono il DNA della Juventus: in primis, le strisce bianconere, che diventano il tema comunicativo della nuova identità visiva, declinato e interpretato su qualsiasi interfaccia. Quindi la stilizzazione di uno scudetto, a rappresentare la determinazione con cui il Club ha sempre perseguito, e sempre perseguirà, la vittoria. In terzo luogo, la J, un’iniziale distintiva, cara ai tifosi, fra cui in primo luogo Giovanni Agnelli: ‘Mi emoziono ogni volta che vedo sui giornali una parola che inizia per J”. Un elenco di tratti unici e caratteristici per far accettare ai milioni di tifosi della Juve che questo cambiamento era necessario. Poi qualche critica è normale che ci fosse, ma la Juventus come al solito riesce ad ovviare ad ogni criticità rispondendo con le vittorie ed i risultati. Ed a proposito di storia, anche Buffon ormai fa parte di quella bianconera. Una leggenda in più nel pantheon italiano, ovviamente in maglia bianconera.