La Juventus di Max Allegri sarà di scena questa sera al Bentgodi contro il Chievo per la 22/a giornata di Serie A. Tra i pali dei clivensi ci sarà Stefano Sorrentino, uno dei portieri di maggior affidamento del calcio italiano. L’estremo difensore del Chievo ha concesso una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport nella quale racconta anche il suo passato alla Juventus, con i bianconeri che lo scartarono: “Moggi voleva mandarmi in Eccellenza, ma non fu colpa sua, aveva avuto relazioni negative su di me. Mi propose la Saviglianese, gli risposi che preferivo studiare. Poi andai al Toro e qualche anno dopo suo figlio diventò il mio procuratore: i casi della vita. Al Chievo mi ha allenato Claudio Filippi, ora alla Juve: è il numero uno, spacca il capello in quattro senza essere pensante: i dettagli fanno la differenza. Se Gigi a 40 anni ha la stessa voglia è anche merito suo.”
Chievo-Juventus, Sorrentino presenta la sfida
Sorrentino ha proseguito parlando di Szczesny, Buffon e Dybala: “Szczesny erede di Buffon? Lo sta dimostrando. Mi è sempre piaciuto, di Buffon ce n’è uno ma lui può non farlo rimpiangere. Gigi è il numero uno, noi siamo solo portieri. Dybala è un grande talento. Penso ancora che potrà vincere il Pallone d’Oro. E’ imprevedibile: può fari il tiro a giro, lo scavino, metterla sul primo palo o darla al compagno. Meno male che contro di noi non ci sarà”.
Infine Sorrentino ha chiuso sulla sfida di oggi: “Come si ferma la Juve? Con la partita perfetta, come con Roma e Napoli. Se vogliamo stupire dobbiamo tornare ad essere antipatici e rompiscatole, come eravamo ad inizio stagione. Chi temo di più senza Dybala? Higuain che non segna da quasi due mesi: prima o poi si sbloccherà. Spero di fermarlo come ho fatto con Belotti”.