Prima l’istinto, poi il pentimento. Passata la notte di follia, Fabrizio Cacciatore è tornato a razionalizzare quanto accaduto ieri. Chievo-Juventus è stata una partita difficile, ostica per i bianconeri e che ha scatenato una valanga di polemiche. Prima l’espulsione di Bastien per doppio fallo e poi quella di Cacciatore per proteste, hanno fatto storcere il naso ai tanti tifosi “complottisti”, agli antijuventini di tutta Italia e agli addetti ai lavori palesemente schierati. Dall’altra parte è stato chiaramente dimostrato che la malafede di chi accusa Maresca di una cattiva gestione della gara si scontra con la netta applicazione del regolamento. Al gesto delle manette del difensore gialloblu è seguito l’immediato cartellino rosso, che ha lasciato i padroni di casa in 9 nell’ultima mezzora di gara, permettendo alla Juventus di imporsi per 0 a 2.
Cacciatore si scusa dopo il gesto che gli è costato l’espulsione contro la Juventus
Lo spiacevole episodio che ha visto protagonista il terzino del Chievo Cacciatore è stato biasimato anche dall’allenatore gialloblu Maran. Questa mattina sono arrivate anche le scuse dello stesso giocatore sul proprio profilo Instagram: messaggio rivolto a tutto il mondo dello sport: “Chiedo scusa pubblicamente per il gesto fatto è stato un enorme errore. Chiedo scusa ai miei compagni, al mister, alla società, ai nostri tifosi e agli amanti del calcio”, scrive Cacciatore. Quindi il terzino ammette: “Sicuramente è un gesto sbagliato, da non fare, un esempio che un professionista non dovrebbe dare“. Infine Cacciatore prova a spiegare: “Mi spiace aver messo in difficoltà i miei compagni che stavano lottando dal primo all’ultimo minuto…il mio è stato uno sfogo impulsivo e come giusto l’ho pagato caro“. Non è finita qui per Cacciatore che nei prossimi giorni potrebbe essere sanzionato dal Giudice Sportivo con 3 giornate di squalifica.
Alessandra Curcio