La vittoria della Juventus contro la Fiorentina è stata nel segno di un solo calciatore: Federico Bernardeschi. Il talento bianconero ha aperto le marcature dell’incontro spianando la strada della sua squadra in un incontro che si stava complicando. Ma quella contro la Fiorentina è una partita cominciata molto prima di ieri sera per il numero 33 della Juventus. Era cominciata la scorsa estate quando era passato dai viola ai bianconeri e sia lui che i tifosi toscani non vedevano l’ora del suo ritorno allo Stadio Artemio Franchi. Il ragazzo per riabbracciare il club che lo ha reso grande, gli altri per sommergerlo di balordi fischi dimenticando tutto ciò che Bernardeschi ha fatto con indosso la maglia numero 10 viola.
Fiorentina-Juventus, Bernardeschi l’MVP del match
E Bernardeschi quei fischi li ha accettati con la solita leggerezza del fuoriclasse che ha contraddistinto tutta la sua carriera e questi primi mesi con la Juventus. Li ha fatti suoi, ha perdonato i vecchi tifosi ma poi li ha puniti con un mancino sorprendente che si è infilato alle spalle di Sportiello. Un mancino non difficile da neutralizzare, ma spinto da quel destino che solo i fenomeni riescono sempre a girare dalla loro parte. Bernardeschi fa parte di quella fetta di calciatori che possono farlo e lo ha fatto: col sorriso, incrociando le braccia al petto nella sua esultanza e componendo versi poetici col mancino. Ha zittito chi lo fischiava, li ha ammutoliti, li ha presi a schiaffi ma con la dolcezza che è da sempre nella sua persona. E mentre i tifosi della Fiorentina si ammutolivano, quelli della Juventus impazzivano di gioia. Una gioia particolare, da farfalle nello stomaco perché, forse, un nuovo grande amore sta nascendo.
a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)