Szczesny: “Alla Juventus bisogna vincere ad ogni costo”

Ieri sera la Juventus di Max Allegri ha battuto 2-0 la Fiorentina in trasferta grazie alle reti di Bernardeschi e Higuain. Decisivo anche Buffon con una splendida parata su Thereau che ha consentito ai bianconeri di tenere la porta inviolata. Proprio oggi ha parlato invece Wojciech Szczęsny, portiere della Juventus e vice di Gigi Buffon. Il polacco ha detto la sua a Sky Sport in occasione del derby tra Tottenham e Arsenal: “Avevo 15 anni quando arrivai all’Arsenal per un provino, ebbi l’occasione di vedere grandi giocatori per la prima volta nella mia carriera. Erano stati i miei idoli da bambino e rimasi a bocca aperta per il fatto di vederli dal vivo. Ognuno aveva il suo stile, ma la cosa che mi rimase piu impressa era il modo in cui gestivano la pressione, soprattutto Jens Lehmann, il portiere di allora. Fu un’esperienza bellissima.”

Il portiere della Juventus ha continuato: “Tottenham-Arsenal è sempre state una partita emozionante, mi mettevo anche nei panni di un semplice tifoso. Ho sempre digerito a fatica la sconfitta nei derby, è una cosa che ti faceva male, molto male. Due furono i derby indimenticabili, quelli che vincemmo per 5-2 all’Emirates. Eravamo sotto 2-0 dopo 20 minuti, vincemmo in rimonta 5-2. L’atmosfera che c’era quel giorno all’Emirates era difficile da descrivere. Fu una delle cose più belle della mia vita. Ora che non gioco più all’Arsenal posso permettermi qualche sfottò al Tottenham, ma non c’è da fare molta ironia su di loro. Stanno facendo bene e sono una delle squadre piu forti della Premier.”

Juventus, Szczesny e l’ambiente bianconero

Szczesny ha quindi parlato dell’ambiente juventino: “Quello della Juventus è un ambiente molto esigente, lavoriamo in un certo modo per preparare le partite. Siamo sotto pressione perché sai che devi vincere le partite a ogni costo, devi conquistare dei trofei, ed è qualcosa di piacevole. Qui dobbiamo vincere non ci sono alternative, e abbiamo una pressione enorme, ma è una pressione che ti stimola.”