Matuidi manca alla Juventus. Nel match terminato in pareggio contro gli inglesi del Tottenham i bianconeri hanno sofferto l’assenza del francese. Massimiliano Allegri aveva optato per una soluzione che coniugasse fisicità e tecnica: la conferma del 4-3-3 con Douglas Costa a fare da mezzala sinistra. Il brasiliano si è mosso nello stesso ruolo di Matuidi, accanto a Pjanic e Khedira, mettendo a disposizione della squadra le sue caratteristiche, ovviamente diverse da quelle del mediano francese. Non era la prima volta che l’ex Bayern Monaco veniva impiegato in quella posizione. Proprio il suo ex allenatore, Pep Guardiola lo aveva sistemato in quel ruolo nella formazione tedesca. Da Douglas Costa ci si aspettava meno capacità di pressing rispetto a Matuidi, ma più qualità e forza fisica. Invece anche lui è calato insieme all’intera squadra tra la fine del primo tempo e durante tutta la ripresa.
Douglas Costa mezzala? Cosa salvare e cosa buttare della prestazione in Juventus-Tottenham
In fase di possesso Douglas Costa non ha deluso: la squadra inglese si è trovata in difficoltà nel dover gestire le sue ripartenze velocissime. L’unica soluzione per contenere il fulmine brasiliano è sembrata quella dell’impatto fisico e in questo modo Douglas Costa si è guadagnato il rigore fallito poi da Higuain nel finale della prima frazione di gioco. Complessivamente, però, questo esperimento nel centrocampo bianconero non ha convinto l’allenatore livornese della Juventus, che dopo l’intervallo ha preferito rimescolare nuovamente le carte. Passaggio al 4-2- 3-1 con Costa spostato come trequartista alle spalle di Higuain. Il suo gioco tra le linee ha portato la squadra ad avanzare, ma non è bastato. Il Tottenham ha trovato il pareggio grazie al gol di Eriksen, sul quale il calciomercato Juventus sta facendo più di un pensierino. Sono arrivate più occasioni con la nuova posizione del brasiliano, ma nessuna si è trasformata nella rete che avrebbe potuto mettere al sicuro la qualificazione dei bianconeri ai quarti di finale di Champions League.
Alessandra Curcio