FACEBOOK CAMBRIDGE ANALYTICA / Facebook è nell’occhio del ciclone. Un nuovo scandalo ha coinvolto il social network numero uno al mondo e che potrebbe avere conseguenze disastrose. Si chiama caso Cambridge Analytica, ovvero la società di marketing online vicina al presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha usato una enorme quantità di dati prelevati dal social network senza rispettare le sue condizioni d’uso. Si parla di oltre 50 milioni di dati di utenti iscritti al social
Facebook, Cambridge Analytica: il social rischia la chiusura
Cambridge Analytica è sospettata anche di essere vicina alla Russia e di aver manipolato le elezioni del presidente americano Trump. Facebook rischia la sua più grande crisi. Negli ultimi giorni, nella borsa di Wall Street ha perso circa 50 miliardi di dollari e adesso, insieme al suo creatore Mark Zuckerberg, è al centro di critiche, inchieste ed indagini.
Alexander Kogan, accademico americano figlio d’espatriati sovietici e docente di psicologia a Cambridge, è stato indicato come tra i principali colpevoli dello scandalo ma, ai microfoni della BBC, ha oggi provato a difendersi dichiarando: “La mia idea è che mi vogliano usare fondamentalmente come capro espiatorio, sia Facebook sia Cambridge Anayltica. Mentre noi onestamente pensavamo di agire in modo perfettamente appropriato, pensavamo tutti di fare una cosa davvero normale, perfettamente legale e nei termini contrattuali”. Sulla possibilità che i dati possano aver influito sull’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump, Kogan ha poi dichiarato: “È un’esagerazione”.