HIGUAIN INTERVISTA RITIRO / Gonzalo Higuain a sorpresa ha annunciato di aver preso in considerazione una possibilità che avrebbe avuto del clamoroso. L’attaccante della Juventus e della nazionale argentina, che fra due giorni affronterà l’Italia in amichevole a Manchester, rivela di essere stato vicino al ritiro dal calcio giocato. All’emittente Tyc Sports il Pipita dice: “Per me il calcio è sempre stato un divertimento prima di tutto. Il mio scopo è divertirmi ed emozionare la gente. È l’aspetto di questo sport che amo di più, poi capita che ci siano anche dei periodi negativi. È ingiusto vedere però come appari agli occhi della gente se fai gol per sette partite e resti all’asciutto all’ottava. Qualcuno comincia a dire che non servi più. Io ormai ci ho fatto l’abitudine e niente mi scalfisce, penso soltanto a godermi i bei momenti ed avverto coloro che non mi amano che dovranno abituarsi a vedere Gonzalo Higuain in campo ancora per molto tempo”.
Higuain intervista, la scelta di dire basta è stata molto vicina
In passato Higuain ha dovuto fare i conti anche con delle cocenti delusioni. Tra queste le tante finali perse e le successive esclusioni dai convocati dell’Argentina. “Ora ho parlato col ct Sampaoli ed insieme abbiamo affrontato questo argomento. Ai tempi non ero al top, adesso invece mi sento molto bene e sono felice di essere ritornato in albiceleste. Voglio aiutare la squadra e non mi sono mai arreso. Sono sereno, anche grazie a quanto vissuto nel privato”. Il riferimento è a quanto accaduto alla mamma Nancy. “Non è stata bene, allora io avrei voluto ritirarmi per stare accanto a lei. Ma sapevo che non era quello che lei avrebbe voluto. Il suo desiderio è quello di vedermi in campo, adesso va tutto meglio e questo è ciò che conta. E poi la mia compagna Lara mi regalerà presto la piccola Alma. È vero che diventare papà ti fa cambiare”.
Higuain su Dybala: “Se resta con la testa a posto diverrà il migliore”
Poi uno spot per se stesso: “Sia con il Real Madrid che con il Napoli sono entrato nella top 10 dei marcatori del club. Voglio che alla Juventus accada la stessa cosa. In Spagna ho segnato più di 100 gol e non è stato facile, così come non lo è essere al top da 12 anni nel calcio europeo. Le critiche? Servono, ma solo se costruttive e mai se cattive e volte a ferire. Purtroppo ci sono anche quest’ultime, ma pazienza. Tengo tantissimo sia a Messi, con cui ne ho passate tante in nazionale, che a Dybala. Paulo è un amico ed io cerco sempre di aiutarlo perché è ancora molto giovane e stare già in un top club ti può mandare in confusione. Mi capitò al Real. Dybala ha un grosso potenziale ma deve avere pazienza e cercare di diventare più forte prima di tutto con la testa. Se penserà di non essere già arrivato allora sarà davvero tra i migliori al mondo tra non molto”.