SCANDALO FACEBOOK ZUCKERBERG / Sta facendo molto rumore lo scandalo che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica. Dopo le notizie che hanno fatto in brevissimo tempo il giro del mondo, l’ideatore e attuale amministratore delegato del social network Mark Zuckerberg ha finalmente rotto il silenzio pubblicando un lungo post in cui fa chiarezza. Questi alcuni estratti del suo lungo intervento: “Nel 2015 abbiamo appreso dai giornalisti del ‘Guardian’ che Kogan aveva condiviso i dati della sua app con Cambridge analytica. È contro le nostre politiche che gli sviluppatori condividano dati senza il consenso delle persone, quindi abbiamo immediatamente cancellato l’applicazione di Kogan dalla nostra piattaforma, chiedendo sia a Kogan che a Cambridge analytica di certificare formalmente di aver eliminato tutti i dati acquisiti in modo improprio. E queste certificazioni sono arrivate“.
Facebook, la verità di Zuckerberg
L’imprenditore statunitense ha poi rivelato: “La settimana scorsa abbiamo scoperto grazie al ‘Guardian’, al ‘New York Times’ e ‘Channel 4’ che Cambridge analytica potrebbe non aver cancellato i dati come invece aveva assicurato. Abbiamo immediatamente vietato loro di usare i nostri servizi. Cambridge analytica sostiene di aver già cancellato i dati e ha accettato un controllo forense da parte di uno studio che abbiamo attivato per questo scopo. E collaboriamo con chi sta indagando su quanto è successo. Dobbiamo sistemare le cose“. Infine, Zuckerberg si è assunto le proprie responsabilità: “Sono responsabile di quello che succede sulla nostra piattaforma. Faremo ciò che serve per proteggere la nostra comunità. Impareremo da questa esperienza per garantire ulteriormente il social e rendere la nostra comunità più sicura per tutti. Voglio ringraziare tutti voi che continuate a credere nella nostra missione e lavorare per costruire questa comunità insieme. So che ci vuole più tempo per risolvere questi problemi, ma prometto che ce la faremo e costruiremo un servizio migliore a lungo termine“.