SCUDETTO JUVENTUS NAPOLI SACCHI / Arrigo Sacchi torna a pungere la Juventus. In una lotta scudetto più avvincente che mai, l’ex allenatore del Milan e commissario tecnico della Nazionale italiana si schiera apertamente dalla parte del Napoli di Maurizio Sarri. Intervistato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex c.t. azzurro ha lanciato una nuova frecciatina nei confronti del club bianconero: “Sono stanco di sentir dire “basta vincere” oppure “conta solo vincere”. In questo modo si annientano tutti gli altri valori. Noi italiani siamo stati abituati, nel calcio come nella vita, a ottenere il massimo con il minimo sforzo, ma non è questa la strada giusta per progredire. Il calcio è nato come sport di squadra offensivo, e noi invece lo interpretiamo come un fatto puramente difensivo”.
Juventus, Sacchi torna a pungere Massimiliano Allegri
Sacchi ha poi proseguito: “Se facciamo un calcio difensivo penalizziamo, oltre che l’ottimismo dei giovani, le loro qualità tecniche. Esempio: se io tengo il pallone per 70 minuti, ho più possibilità di toccarlo, di giocarci e di divertirmi rispetto a uno che lo tiene soltanto per mezz’ora. Io, quando soffro, sto male e non mi diverto. Ho sempre desiderato, con le mie squadre, essere padrone del campo e del gioco”. L’ex commissario tecnico è tuttavia consapevole della forza della Juventus. Senza farsi mancare, però, un’altra frecciata nei confronti di Allegri: “È straordinaria per carattere, per forza fisica, per determinazione. E anche per la storia e per la cultura che appartengono a quel club da più di un secolo. Contro il Tottenham hanno fatto un capolavoro, e in Champions possono andare avanti parecchio. Considero Allegri un maestro che ha elevato il tatticismo al massimo livello. Bravo, però si è dimenticato della bellezza, dell’armonia, della musica che deve suonare una squadra di calcio”.