La stazione spaziale Tiangong 1 è al centro delle ultime notizie ormai da settimane. Si tratta del primo modulo sperimentale cinese, lanciato nel 2011, il cui schianto sulla Terra è atteso nei prossimi giorni.
Il lancio avvenne nel centro spaziale di Jiunquan, nel deserto del Gobi, con la stazione che raggiunge un’inclinazione orbitale di 42.78 gradi sull’equatore, un’altezza di perigeo di 197 km e una di apogeo di 344 km.
Stazione spaziale Tiangong 1, ecco quando precipiterà
E’ da marzo del 2016 che la stazione spaziale ha iniziato la sua lenta discesa verso la Terra e, stando alle stime dell’Agenzia spaziale italiana, il rientro dovrebbe avvenire l’1 aprile 2018, alle ore 4.44 ora italiana.
Ormai da 60 anni sulla Terra precipitano resti dallo spazio, con percentuali di lesioni insignificanti. Non c’è dunque d’aver timore, con la stazione spaziale che potrebbe anzi diventare un motivo d’attrattiva. Spettacolo assicurato al Sud, con Palermo individuata come meta ideale. Da lì sarà infatti possibile individuare la stazione a occhio nudo, brillante nel cielo. Meno favorevole invece la visuale al centro Italia, fino ad arrivare al Nord, che non offrirà alcun tipo di visuale.
Stazione spaziale Tiangong, quali rischi corriamo?
Tanti i dubbi e i timori in merito alla stazione spaziale Tiangong 1, che hanno portato l’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione ‘A. Faedo’ del Cnr a dare risposta ai quesiti più comuni.
Viene così spiegato che per individuare un reale rischio per l’uomo, sarebbero necessari dai 500 ai 1000 rientri in contemporanea, così che si registri un aumento delle probabilità che un residuo colpisca un essere umano. Detto questo, le probabilità che un aereo venga colpito sono invece 200 volte inferiori a quelle riferite all’uomo.
