I soliti detrattori magari diranno che ieri in Benevento-Juve non c’è stata partita, che due gol li ha segnati su rigore e che sul tiro vincente che era valso l’1-0 per la Juventus non c’era stata una pressione efficace da parte degli avversari. Fatto sta che Paulo Dybala ha risposto come meglio non avrebbe potuto alle critiche ricevute per l’ingenua espulsione subita in Champions League contro il Real Madrid.
Nei giorni che si sono frapposti tra quel 3-0 al passivo da dimenticare in fretta e l’impegno di ieri in casa del Benevento, la Joya ha avuto modo di riflettere e di scaricare eccessiva tensione nervosa. Una cosa già capitata quest’anno, sia a lui che a Gonzalo Higuain, i quali sono chiamati ad assolvere ad un ruolo delicato alla Juventus. Del resto vestire le maglie numero 9 e 10 del club più titolato d’Italia e tra i più rinomati al mondo non è cosa da tutti. Così come non è cosa da tutti fare 3 gol dopo quella sciagurata partita di Champions.
Benevento-Juve, Dybala zittisce i ‘criticoni’
Sempre i soliti criticoni diranno che Dybala riesce a fare la differenza soltanto con le piccole e solo in Italia. Se pure fosse, chi non vorrebbe tenere nella propria squadra uno che è arrivato alla terza tripletta in stagione ed a quota 25 reti in totale da agosto ad oggi? A 24 anni ce n’è ancora di tempo per poter scalare gradini e diventare via via sempre più tra i migliori calciatori del pianeta. È questo l’obiettivo personale di Dybala, quello di squadra invece è a tinte bianconere e lo vede sempre in prima linea per far siche la Juventus arrivi il più in alto possibile. E chissà che poi non sia lui a 33 anni a segnare un magnifico gol in rovesciata in un match ad eliminazione diretta di Champions League contro una big.