È caos per quanto riguarda la situazione dei diritti tv. Negli ultimi tempi aveva assunto una posizione predominante Mediapro, a scapito di Sky. Ma l’AntiTrust si è espressa ora in favore della tv satellitare di Rupert Murdoch. Questo però fara inevitabilmente allungare i tempi per l’assegnazione del pacchetto valevole per il triennio 2018/2021, con conseguente ritardo nei pagamenti ai club di Serie A. Un aspetto che certamente non farà piacere alle proprietà delle squadre del massimo campionato, che da anni utilizzano i proventi dei diritti tv come introito principale e spesso facevano affidamento su questo denaro per risolvere eventuali pendenze con le banche. In concreto per i tifosi c’è invece il rischio che almeno la prima giornata del campionato 2018/2019, fissata per il prossimo 19 agosto, non venga trasmessa da alcuna emittente.
La sentenza emessa dal Tribunale Civile di Milano, sezione Imprese, e che è stata diffusa questa mattina, ha stabilito il congelamento del bando che aveva decretato vincitore Mediapro per l’assegnazione dei diritti tv del prossimo triennio. La società spagnola al contempo deve anche versare spese legali per un importo di 15600 euro. Per il giudice Claudio Marangoni ci sono state delle irregolarità evidenti alla vigente legisliazione antitrust, tali da dover rifare un nuovo bando. Tra gli aspetti ritenuti fuori legge spiccano i cosiddetti pacchetti di partite ‘chiavi in mano’, inclusivi di pre e post gara oltre che dell’incontro, i quali però sarebbero una limitazione della libertà di scelta dei singoli offerenti per contenuti e servizi, pubblicità inclusa. E poi non erano state rese note le cifre minime del bando, cosa che invece nelle circostanze passate era sempre accaduto.
Del resto era una condizione dettata proprio dall’Antitrust. La sentenza è frutto di un esposto presentato proprio da Sky, che si era sentita penalizzata. La stessa ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale si ritiene soddisfatta dell’esito e si dice “pronta a garantire il futuro del calcio e dei club coinvolti”. Per quanto riguarda Mediapro, ci sono 15 giorni di tempo per presentare un ricorso. Due le possibilità: o inoltrare appello, per l’appunto, oppure puntare sul Canale della Lega. Il prossimo 22 maggio nell’assemblea della Lega Serie A in programma a Milano si parlerà anche e soprattutto di questo. Possibile anche che Mediapro e Sky si parlino per cercare di trovare una intesa, anche se ora il coltello ce l’ha in pugno quest’ultima.
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