L’assegnazione dei diritti tv tiene ancora banco in Italia: il futuro della Serie A non è ancora certo. A fare le spese di questa incertezza sono i milioni di tifosi nel Belpaese, in attesa di capire dove potranno seguire la propria squadra del cuore a partire dal prossimo anno. Il principale pericolo è quello per cui potrebbe non bastare un solo abbonamento per seguire tutti i match del campionato. Un’operazione a svantaggio dei consumatori, che a partire dal prossimo anno potrebbero assistere ad un campionato “spezzatino”.
La domenica pomeriggio non sarà più il momento calcistico della settimana per eccellenza. Già da tempo, ormai, i turni di campionato sono divisi il più possibile per favorire le televisioni. Una scelta ideata per favorire l’appetibilità del prodotto Serie A in tutto il mondo e a tutti i fusi orari. La nuova Serie A dovrebbe sndarsi, dunque, dal sabato pomeriggio fino al lunedì sera. Ecco il programma nei dettagli:
Sabato: una partita alle ore 15, una partita alle ore 18, una partita alle ore 20.30.
Domenica: una partita alle ore 12.30, una partita alle ore 15, una partita alle ore 18, una partita alle ore 20.30.
Lunedì: una partita alle ore 20.30.
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