Medhi Benatia, chi è? Difensore centrale della Juventus 2018/19. Il marocchino è diventato nella scorsa stagione il perno della retroguardia bianconera, dopo l’addio di Leonardo Bonucci passato al Milan la scorsa estate.
Medhi Benatia nato a Courcouronnes il 17 aprile del 1987. Il difensore, ex Roma, fa prevalentemente della forza fisica il suo cavallo di battaglia, questa fisicità gli permette di avere uno stacco imperioso di testa che lo fa diventare un giocatore invalicabile in fase difensiva e un pericolo costante quando si avventura in fase offensiva, soprattutto nei calci piazzati, dove riesce spesso a siglare marcature; sa ricordare, infatti, la doppietta in finale di Coppa Italia contro il Milan di Gennaro Gattuso.
La sua valutazione, attualmente, si aggira sui 23 milioni di euro.
Medhi Benatia, difensore della Juventus 2018/19
Il difensore magrebino è uscito dalle giovanili del Marsiglia, squadra che lo ha formato prima di lanciarlo nel mondo del calcio dei “grandi”, nel 2004 ha affrontato la sua prima stagione in prima squadra, al Velodrome. e in due stagioni ha collezionato 12 presenza; da quel momento, un po’ di difficoltà, ha affrontato due prestiti, prima al Tours dove ha fatto molto bene e in seguito al Lorient dove, invece, non ha collezionato neanche una presenza. Sicuramente nel 2008 è stata la sua fortuna, la chiamata del Clermont Foot lo ha rilanciato e fatto conoscere al mondo europeo, arrivò infatti la chiamata dell’Udinese dove ha messo insieme 80 presenze in tre stagioni con i friulani.
Dal 2013, poi, con la Roma (33 presenze) e con il Bayern Monaco (29 presenze e 2 gol) si è rilanciato, nuovamente, trovando la fiducia della Juventus che due stagioni fa lo ha acquistato dai bavaresi; nella prima stagione, complice una difesa collaudata ha avuto meno spazio mentre dopo l’addio di Leonardo Bonucci in seguito alla finale persa a Cardiff, il magrebino ha preso il comando della retroguardia nella formazione disegnata da Massimiliano Allegri. La scorsa stagione ha regalato ottime prestazioni, vedi la finale di Coppa Italia col Milan dove ha segnato 2 gol, e garantito sicurezza al reparto; sicuramente il rigore, molto dubbio, su Lucas Vazquez al Bernabeu e il perdersi Koulibaly nel gol allo Stadium sono due macchie in una stagione, quasi, perfetta. Se andiamo, poi, ad analizzare il palmares dell’ex Udinese si può notare come sia, comunque, un giocatore che ha conquistato meno trofei di quelli che avrebbe meritato: 2 campionati tedeschi, 1 Coppa di Germania, 2 campionati italiani, 2 Coppe Italia. Nel 2013, individualmente invece, ha conquistato il prestigioso premio di giocatore africano dell’anno, premio molto ambito dai giocatori provenienti da quel continente.
Alessandro Nobile