La Juventus 2018-19 è sicuramente una delle più forti e complete degli ultimi anni. Il reparto che appare pieno di alternative tattiche e tecniche è senz’altro quello di centrocampo con i vari: Matuidi, Emre Can, Bentancur, Khedira, Pjanic e Marchisio. Proprio per quest’ultimo si è aperto un nuovo scenario.
Claudio Marchisio fa parte di coloro capaci di vincere 7 scudetti consecutivi, e quattro coppa Italia, con supercoppe e record vari. E’ un figlio per la Vecchia Signora, nato e cresciuto con la maglia bianconera, ha rappresentato per anni la juventinità assoluta. Professionista, mai fuori le righe, sempre pronto a dare tutto per la sua Juve. Eppure oggi a 33 anni, causa anche l’ultimo infortunio, il “principino” sembra essere finito ai margini del progetto bianconero.
Marchisio e il suo nuovo ruolo
Uno come Claudio tutti gli allenatori lo vorrebbero in rosa, esperienza, intelligenza tattica, qualità, ma soprattutto grande generosità e disponibilità alla causa. Purtroppo l’infortunio lo ha “tagliato” fuori e mister Allegri, per esigenze tattiche è stato costretto a “sostituirlo” con il tedesco Khedira. Poi il rientro, il nuovo ruolo, in alternativa a Pjanic davanti alla difesa, sempre a disposizione, sempre umile e utile. Ma oggi qualcosa è cambiato, ancora.
Ci sono valide alternative in mediana, Pjanic e Bentancur si alterneranno nel ruolo di regista, Matuidi ed Emre Can in quello di cursori ed interditori, resta da formare la coppia dei saggi, dei tattici, di coloro che danno i tempi di gioco, Massimiliano Allegri ha scelto anche loro: Sami Khedira e Claudio Marchisio. Dopo un’estate di calciomercato con il principino pronto a partire, adesso le idee sono chiare. Il numero 8 resta in bianconero per scrivere un’altra pagina importante della sua storia con la Juventus.
La Juventus oltre tutto e tutti
Per Claudio Marchisio la Juventus è più di una squadra di calcio, più di un lavoro, per Marchisio quelli bianconeri sono i colori della vita. Un’avventura iniziata molti anni fa, con il piccolo Claudio a rincorrere una palla con addosso la maglia della Juve. Di tempo ne è passato, c’è stata la Primavera, la Serie B, la risalita e gli anni dei settimi posti, poi la rinascita e la gloria. Tutto con quel numero 8 sulle spalle, orgoglioso e fiero di una scelta di vita.