L’ultima estratta tra le prossime avversarie della Juventus è stata la squadra degli Young Boys, club svizzero di quarta fascia, non avvezzo alla competizione europea.
Il girone H, quello in cui la Juventus comincerà il suo percorso in Champions League, a prima vista non appare irto di grosse difficoltà. C’è il Manchester United di Mourinho, che non naviga in buone acque in Premier League; c’è il Valencia, squadra dalla forte motivazione ma dalle scarse doti tecniche; e, infine, c’è lo Young Boys, considerato l’avversario meno temibile del gruppo, ma che potrebbe riservare qualche sorpresa.
Young Boys, avversario della Juventus in Champions: la storia del club
La squadra che sfiderà la Juventus in Champions League è nata dalla volontà dei fratelli Schwab. Nel 1897 a Berna, i due decisero di creare una compagine sportiva che potesse tener testa agli Old Boys di Basilea, acerrimi rivali universitari. Il successo fu immediato: la nuova squadra vinse il titolo di campione del campionato svizzero appena qualche anno dopo, nel 1903, e poi altri cinque fino al 1929. I gialloneri sono poi diventati un esempio da seguire per tutto il panorama calcistico svizzero.
Nel 1947 lo Young Boys ha affrontato anche la retrocessione in Serie B. Un lungo percorso di rinascita segue a quegli anni bui e finalmente nel 1957 è arrivato un ciclo di quattro titoli consecutivi e la stella che vale il decimo Scudetto nel 1960. Poi le cose sono decisamente peggiorate, e l’ultima vittoria è datata 1986. 32 anni di sconfitte amare da digerire e poi il trionfo nella primavera dello scorso anno e il ritorno in Champions League, dopo anni di digiuno.
Young Boys, avversario della Juventus in Champions: occhi puntati su Guillaume Horoau
Sulla carta la squadra svizzera è l’avversario più facile da affrontare, ma in Europa, si sa, le sorprese sono dietro l’angolo. Tra le fila dello Young Boys c’è un ragazzone a cui prestare particolare attenzione: Guillaume Hororau. Il classe 1984 vanta già una carriera in Francia, tra Le Havre, Guegnon, Psg e Bordeaux. L’attaccante si presenta con una tecnica tradizionale che lo porta ad essere quasi letale sottoporta. La sua doppietta alla Dinamo Zagabria lo ha letteralmente consacrato a livello europeo.
Alessandra Curcio