Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Ernesto Apuzzo, allenatore del Napoli primavera, che ha voluto toccare vari temi sulla partita di domani.
Domani, alle ore 18, all’Allianz Stadium andrà in scena il big-match tanto atteso tra i bianconeri e il Napoli di Carlo Ancelotti; la viglia è molto accesa, ma l’allenatore della primavera partenopei Ernesto Apuzzo ha voluto incendiarla con alcune dichiarazioni sulla Juventus e sulla partita. Nel corso dell’intervista esclusiva a Calciomercato.it, ha parlato anche dei partenopei e in particolare dell’esterno Lorenzo Insigne.
Ernesto Apuzzo, tecnico della primavera del Napoli, intercettato in esclusiva da Calciomercato.it ha voluto parlare della grande sfida di domani, in particolare di Lorenzo Insigne: “Lorenzo è un grande leader, sia dentro che fuori dal campo. Lui ha sempre saputo di essere dalla parte della ragione anche quando ha subito i fischi del San Paolo, non se n’è mai curato ed è migliorato. Ora nessuno toccherebbe Lorenzo Insigne dal Napoli, guai a chi lo tocca, ma si è guadagnato tutto sul campo e col lavoro. Dove può giocare? Lui può fare ogni ruolo, è un vero fuoriclasse, esterno o prima punta non fa differenza…”.
Ernesto Apuzzo, nel corso dell’intervista esclusiva ha voluto raccontare anche un curioso aneddoto sull’esterno del Napoli. Dei primi momenti nei quali lo ha allenato: “Inizialmente io non lo facevo giocare, era un anno più piccolo di tutti gli altri ragazzi; un giorno arrivò mio figlio e mi chiese se lo avrei messo titolare e alla mia risposta negativa mi disse’Papà, dammi il tesserino che lo devo strappare perché non capisci nulla di calcio’…”. Questo fa capire come sia nato Lorenzo Insigne, e come è cresciuto nel tempo fino ad essere un trascinatore del Napoli in Serie A.
Ovviamente l’intervista ha virato anche sulla partita di domani, alle ore 18 all’Allianz Stadium, e Apuzzo ha parlato anche della Juventus: “Ovviamente sfideranno una squadra più forte, non sarà semplice. La Juventus è una squadra che ha speso tanto, quando fai così devi essere imbattibile per forza, poi se ci aggiungiamo anche il sistema diventa difficile. Pjanic? Alla Roma era un giocatore molto tranquillo, da quando è a Torino è diventato feroce, ma questo peché gli viene permesso come nel fallo contro il Bologna. Io credo, come tanti, che se non verranno cambiate le regole, in Italia il calcio finirà”.
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