Nadia Toffa, conduttrice de Le Iene, questo pomeriggio sarà ospite a Verissimo e racconterà la sua storia, vissuta negli ultimi tempi.
Nadia Toffa, conduttrice de le Iene, negli ultimi mesi ha passato e superato molte difficoltà; una di questa è stata, senza dubbio, il superamento del tumore che l’aveva colpita qualche mese fa che non le aveva permesso di essere in televisione per alcuni mesi. Il tutto nacque in un albergo, dove si sentì male, e conobbe così il calvario che non è ancora finito per lei.
Nadia Toffa, la sua malattia
Questo pomeriggio Nadia Toffa sarà ospite di Silvia Toffanin, all’interno del programma Verissimo; la conduttrice de Le Iene racconterà, in pillole, gli ultimi mesi della sua vita che hanno rappresentato un calvario. Qualche mese fa, infatti, scoprì di avere un tumore a livello cerebrale in un pomeriggio all’interno della Hall di un’albergo. La donna cadde a terra, venne soccorsa e accompagnata in ospedale dove, dopo alcuni esami, successe tutto. Non si era capito, inizialmente, cosa avesse perché non erano trapelate notizie e soprattutto non la si vide in televisione per svariati mesi, prima della comunicazione dell’accaduto. Nei giorni scorsi, con un’intervista, ha voluto rivelare che ha dovuto ricevere altri interventi, dopo il primo, dato che il tumore si era ripresentato nuovamente.
Nadia Toffa, giornalista televisiva, prima di essere messa al timone del programma è stata una Iena. Tanti, infatti, i suoi servizi di cronaca, soprattutto a difesa di bambini e donne. E’ anche una grande tutelatrice degli abitanti di Taranto, è sempre lei in prima persona che ha voluto fare i servizi sull’Ilva, per raccontare i problemi che si venivano a creare. Da due anni, invece, è al timone di una delle due serate settimanali nelle quali, su Italia 1, vengono trasmesse Le Iene.
Nadia Toffa, la polemica
Qualche settimana fa, invece, è uscita una polemica dopo una sua dichiarazione su un post di un Social Network a proposito del tumore; tante, infatti, le reazioni sul web sia da persone a suo favore sia da quelli che si sono schierati contro. Le sue parole, probabilmente male interpretate dall’utenza, sono state rivolte alla malattia come un “Dono“, poiché a lei questa esperienza ha cambiato la vita.
